Un progetto di
Corriamo per Orussi
Nel lontano 1985 nasceva a Orussi, in Uganda, il Centro Sanitario “Nostra Signora di Fatima” su iniziativa del Dottor Carlo Spagnolli, il quale, lavorando nell’ospedale di Angal, aveva risposto alla necessità di dover creare un’ulteriore struttura sanitaria, dedicata ai genitori Giovanni e Angela Spagnolli, che permettesse anche alle persone dei villaggi più lontani di ricevere in tempo delle cure appropriate. Ciò è avvenuto anche grazie alla comunità locale, che si è impegnata con una piccola somma di denaro nella costruzione con pali di eucalipto per il tetto, sabbia, ghiaia e pietre per le fondazioni, e grazie al sostegno finanziario del Gruppo Missionario di Folgaria (GMF) guidato a quel tempo da Luigino Rella, il quale coinvolse con il suo entusiasmo e la sua dedizione le Casse Rurali della Vallagarina.
Situato sulle montagne ugandesi confinanti con la Repubblica Democratica del Congo, il Centro Sanitario risponde alle esigenze locali come punto di riferimento sia per i villaggi circostanti che per i vicini congolesi.
Dal 2010 il Centro viene gestito dalla rev. Sister Florence Owacha Jembi dell’Ordine del Sacred Heart di Moyo, una donna di grande energia e spirito innovativo e, trattandosi di un Centro Missionario, si sostiene grazie ai fondi offerti da associazioni come la nostra.
In questo Centro tre giovani ragazze trentine (due infermiere professionali, Angela Adami e Katia Lorenzi, e l’ostetrica Valentina Balduzzi) dopo la laurea hanno deciso di intraprendere un’esperienza di volontariato di sei mesi. Ciò è stato possibile grazie al prezioso aiuto del dottor Carlo Spagnolli, il quale non solo ha mostrato loro la strada, ma ne è stato un importante e costante punto di riferimento.
Ad aprile 2014 sono partite per quella che ora Angela, Katia e Valentina chiamano la loro Casa: il piccolo Villaggio Central - Padolo, in cui è situato il Centro. Avvolte dalla cultura, dalle tradizioni, dai sapori, dai profumi e dai colori della popolazione si sono dedicate a prestare assistenza e a svolgere i progetti messi a disposizione dal centro.
Inutile dire che si è trattato di un’esperienza estremamente ricca sia in termini di valori umani che professionali, dalla quale hanno tratto utili insegnamenti per tutta la loro vita, ricordando la fortuna di aver incontrato e conosciuto una comunità esemplare nella sua unità e nella sua apertura con i “mundu” (bianchi).
Condivisione, solidarietà e accoglienza erano all’ordine del giorno fra quelle capanne dai tetti di paglia, principi genuini, semplici e autentici che prevaricavano la povertà e la fame e che si potevano cogliere dallo sguardo curioso dei bambini, dalle risate delle donne, dalla saggezza degli anziani.
Rientrate dall’Uganda, le ragazze ora sono impegnate nella raccolta di fondi per sostenere e migliorare il Centro Sanitario, il quale si propone come sfida quotidiana quella di riuscire a garantire un’assistenza appropriata e allo stesso tempo rispondere a una sempre maggiore affluenza di pazienti.
Speranzose di ritornarci presto, Angela, Katia e Valentina ora intendono promuovere proprio la stessa solidarietà che è stata insegnata loro dal popolo di Orussi, ricordando il motto Bonum diffusivum sui, ossia il bene tende a diffondere nient’altro che bene, effetto potenzialmente imponente se scaturito dalla forza dell’unione di tutti verso un unico scopo: la bontà e l’umanità verso il prossimo.
OBIETTIVO: raccogliere 15.000 Euro
I principali progetti che l’Associazione Spagnolli Bazzoni onlus si propone come obiettivo 2016 per il Centro Sanitario “Nostra Signora di Fatima” sono:
1. Fornitura di farmaci (grazie al contributo del gruppo Poli Regina con la raccolta punti DupliCard)
2. Fornitura di attrezzatura medico-sanitaria
3. Acquisto di una nuova ambulanza e far fronte ai costi che essa richiede
4. Lavori di sistemazione dell’area esterna e protezione (come la recinzione)
5. Organizzazione interna dei reparti di pediatria, medicina generale e clinica antenatale (letti, arredamento, zanzariere, etc.).
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