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Sosteniamoli da Vicino

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  Ogni anno accogliamo bambini fra i 3 e i 12 anni che hanno subito abbandono, gravi maltrattamenti o abusi. Prendersi cura di loro ogni giorno, in maniera professionale e affettiva, è da oltre 30 anni la mission del CAF.   “Vivere in comunità per dei mesi o degli anni non è una vacanza; è una vita diversa da quella degli altri bambini. Non è giusto che sia anche più povera di occasioni, di sport, di cultura, di gioco, di occasioni di crescita intellettuale, educativa e affettiva, di vacan­ze meravigliose, di regali importanti anche se sobri, di feste e ricorrenze.” Prof. Gustavo Pietropolli Charmet Presidente CAF   Il CAF, Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia in crisi, nasce come primo Centro in Italia de­dicato all’accoglimento e alla cura di mi­nori vittime di maltrattamento e abuso. In trent’anni di attività ha accolto e curato circa 800 minori. Le Comunità residenziali del CAF rappresentano una casa tem­poranea per quei bambini che hanno su­bito esperienze talmente gravi e profonde da avere bisogno di un ambiente compe­tente e specializzato in cui far decantare il trauma e ritrovare un equilibrio, prima di affrontare un percorso di rientro in famiglia o di inserimento in una famiglia affidataria o adottiva. Sostenere da vicino le Comunità del CAF, significa garantire continuità al lavoro quotidiano di accoglienza, protezione e cura di bambini che hanno vissuto gravi esperienze traumatiche. Significa contribuire concretamente alla costruzione di un futuro nuovo per questi bambini.       COMUNITA’ GNOMI   Alessia, 12 anni – italiana   “Sono al CAF da ormai tre anni insieme alla mia sorellina che ha due anni meno di me. Vado a scuola qui nel quartiere e nel tempo sono riuscita a stringere buone amicizie. Nostra mamma ci viene a trovare solo una volta al mese, perché vive in un’altra regione, ma quando viene stiamo insieme tutto il giorno. Qui in Comunità divido la mia cameretta con un’altra bambina ma ho una parete tutta mia dove ho appeso le foto dei cavalli, gli animali che preferisco, e tutti i miei disegni più belli. Dopo i compiti a volte preparo dolci e focacce per i miei amici. Gli educatori o i volontari mi aiutano a cuocerli e con gli altri bambini improvvisiamo piccole feste e golose merende. Il mio papà non lo vedo mai, e non lo voglio vedere.”     Aiutaci a sostenere le 3 Comunità CAF: Elfi, Gnomi e Folletti

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