Un mondo a misura di bambino-Cooperativa Gabriella Ugolini a.r.l. O.N
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Un mondo a misura di bambino-Cooperativa Gabriella Ugolini a.r.l. O.N
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Un mondo a misura di bambino


Dal desiderio di alcuni genitori e delle insegnanti di una scuola materna sita in Montescudo (RN) con metodo pedagogico Montessoriano nasce il progetto "Un Mondo a Misura di un bambino".  La necessità è di ri-dare al bambino la sua centralità a scuola creando  un ambiente  Montessori per l fascia di età 6-11 anni e di donare al bambino la continuità con la scuola materna giàesistente.

Come per la scuola dell'infazia, l'educazione 6-12 anni seguirà il rispettando i principi del Metodo Montessori:

  • Ambiente preparato
  • la nuova maestra
  • la centralità del bambino
  • la libertà di scelta
  • i materiali Montessori e il loro potere auto-educante

La cooperativa G. Ugolini individua durante il 2017 un  ex istituto scolastico circondato dal aree verdi dove la comunità territoriale è ancora culla e tesoriere di valori e tramandi che pongono il miracolo della nascita al centro della vita.

Riuniti in un assemblea per progettare la nuova scuola abbiamo così individuato gli elementi peculiari su cui fondare la  comunità educante interrogandoci sui bisogni reali del bambino maestro dell'uomo:

 

Analisi dell’ambiente educante:

È  un contesto educativo la cui organizzazione spaziale, prima ancora delle modalità operative della didattica montessoriana, è la concretizzazione del “pensiero olistico”, che permette la formazione di quel potente motore cognitivo ormai necessario all’individuo del terzo millennio, un individuo che vive in una realtà globalmente interconnessa ed interdipendente, caratterizzata da molteplici e concomitanti mutazioni, da continue e veloci trasformazioni.

 

Aule laboratorio:

Lo spazio educante deve proporsi non come una struttura statica e limitata ma come una struttura vivente, interconnessa al suo interno e con la realtà esterna (comunità, territorio, boschi, mondo). Uno spazio in cui si possa apprendere attraverso il fare, che consenta il movimento operoso, in quanto movimento finalizzato ad uno scopo reale, ad una attività costruttiva, per svolgere la quale è necessario studiare, utilizzando tutto il sapere che le varie discipline sono in grado di offrire. Solo se così concepito lo spazio scolastico potrà rispondere agli altri bisogni del bambino, bisogni come il progettare le attività, gestirle, fare errori, sviluppare una visione personale.

 

Sulla base dei bisogni, quali caratteristiche dovrebbero avere questi spazi?

Gli spazicreati saranno  polifunzionali, per  consentire lo studio e il lavoro individuale e di gruppo, la comunicazione interpersonale, il momento corale ma anche l’isolamento, la sperimentazione del nuovo e l’approfondimento specializzato del già acquisito. Saranno inoltre spazi ordinati, non solo in termini di comfort e gradevolezza, ma nel senso di sistemati ed organizzati per aree didattiche, in modo da far percepire le connessioni tra i singoli ambiti.
Così le discipline, tutte le discipline, diventano vive ed attive perchè corrispondono ai vari “punti di vista” da cui analizzare l’argomento che si sta trattando e/o si deve studiare.

Delineato quanto sopra, nel febbraio 2018 un gruppo di insegnanti e genitori motivati apportano le loro abilità e diverse competenze per la riorganizzazione degli spazi, interni ed esterni,di un ex scuola sita in S.Maria del Piano (RN) oramai in discuso da alcuni anni. L'idea è di ridare vita ad una porzione di scuola organizzando una grande aula al pian terreno  sul modello di Spazio danese: ambienti aperti e luminosi,mobilio leggero e ad altezza bambino, materiale fruibile, arredo completamente in legno. Annessi a tale aula laboratorio si intende organizzare uno spogliatoio e una area per antibagno e  bagni. L'aula affacciata sul cortile e sul boschetto farà godere dello spazio verde per attività di outdoor education. Il giardino avrà un piccolo riparo per gli attrezzi e gli utensili da orto e giardinaggio. 

Le aree disciplinari di seguito descritte secondo i principi di M. Montessori:

1- Psico-linguistica:

 · l’uomo dei due linguaggi: il bambino assorbe gli strumenti  attraverso ricerche, giochi, esercizi, riproduzione, analisi, registrazioni, azioni drammatiche. Nomenclature e brevi testi descrittivi

· Le “voci” dei fenomeni naturali: vento, acqua, mare, fulmine,

· la formazione del bambino alfabeta in funzione del suo adattamento attivo al mondo della civiltà;

· saper parlare, saper leggere, saper scrivere:

· la competenza linguistica come scoperta dell’interiorità;

· la competenza linguistica come scoperta e comprensione della realtà;

· la lingua come strumento di ordine, chiarezza, esattezza, di bellezza.

 

2- Psico-Aritmetica:

· il programma Montessori come risposta al periodo sensitivo della mente matematica;

· i materiali montessoriani per la formazione della mente matematica;

· il lavoro matematico come momento e sintesi di movimento, sensorialità, intuizione, astrazione, categorie logiche;

· il sapere matematico quale condizione del progresso intellettuale e sociale.

3- Educazione al movimento e Out-door education:

· il movimento come sperimentazione cinestetica, ludica e sociale;

 · il movimento coordinatore del movimento con azioni appropriate;

 · il movimento come espressione interiore attraverso la cura della terra, la semina, il raccolto;

 . il movimento come conquista dello spirito

 

4- Educazione Cosmica

· il curricolo cosmico come risposta al “periodo sensitivo della cultura” proprio del bambino della scuola primaria;

 · base sensoriale e immaginazione o immaginazione sensoriale per assistere al grandioso “spettacolo dell’evoluzione naturale e umana” (Montessori);

 · il sentimento cosmico di unità e interdipendenza e struttura è il carattere di una personalità allargata, decentrata, responsabile, pacifica, morale;

· i saperi e le discipline al servizio della conoscenza del “tutto”; dalla cittadinanza spazio temporale alla cittadinanza universale;

. storia e scienze attraverso il lavoro del bambino

5- Lingua straniera

Per la lingua straniera i bambini godranno del lavoro svolto con un esperto di Madre-lingua inglese affondando le proprie conoscenze in culture, suoni e parole .

Il territorio:

Dall'ascolto delle esigenze del territorio che negli ultimi anni ha visto lo spopolamento del paese di S. Maria del Piano  a causa della mancanza di servizi, in fase di progetto si è pensato di unire il bambino e l'anziano in diversi momenti di vita quotidiana attraverso il lavoro della mano nella terra : orto, giardinaggio, cura di animali domestici... recuperando in questo modo antichi  saperi dell'uomo coltivatore che ama, cura e ringrazia madre terra. Proprio gli anziani di S.Maria del piano saranno dunque i maestri della tradizione agraria verso il bambino che cresce e apprende osservando.

L'idea è l'istaurarsi di una nuova comunità dove ciascuno è co-costruttore della vita del paese. 

                                                                                                                 " per crescere un bambino ci vuole un villaggio" proverbio Africano

 

Accompagnare le famiglie:

per accompagnare le famiglie e la nuova scuola nel delicato compito di crescita durante l'anno scolastico saranno svolti momenti di formazione con l'ausilio di esperti: di pedagogia Montessoriana, di Out-door education, di tramandi e recupero del mestiere.

 

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