


Un progetto di

Una bici per far del bene!
Due anni fa mi sono entrati i ladri in casa e hanno portato via, tra le altre cose, LA MIA BICI da triathlon. La mia Specialized Transition Crono, la bicicletta con la quale Fabian Cancellara vinse due titoli mondiali a cronometro. Una bicicletta stupenda, un’opera d’arte della quale andavo veramente fiero. La tenevo in camera da letto e me la coccolavo tutte le sere. (Voi non avete idea di quale opera di convincimento su me stesso io abbia dovuto fare per decidermi a comprarla, ma questa è un'altra storia...)
Insomma, dopo l'accaduto faccio regolare denuncia ai Carabinieri e mi metto il cuore in pace. “Bici andata, addio per sempre.”
Poi un giorno capita che spulciando su Subito.it trovi l’annuncio di una Specialized Transition: "Cavoli questa bici è come la mia... ah no cazzo, questa è LA MIA BICI!"
-segue una serie irripetibile di imprecazioni e bestemmie rivolte al figlio di txxxa che la vende-
Quindi mi calmo (ho il cuore in gola), rifletto sul da farsi, screnshotto tutto, vado dai Carabinieri e racconto l'accaduto. Questi, dapprima dubbiosi sul fatto che io possa riconoscere LA MIA BICI, si lasciano convincere dalla mia insistenza e mi invitano a sporgere denuncia, specificando che loro non possono fare nulla per aiutarmi non sapendo dove il mezzo si trovi fisicamente.
Torno a casa con la coda tra le gambe e decido di contattare il maledetto figlio di txxxa che l'ha messa in vendita. Intavolo una trattativa durante la quale riesco a strappargli numero di telefono e indirizzo. Torno dai Carabinieri che ormai mi danno del tu e tutto orgoglioso consegno loro i frutti del mio lavoro. Mi dicono che girano il fascicolo in Procura dove "faranno gli accertamenti del caso". Ovviamente 'sta cosa suona come un addio nei confronti de LA MIA BICI perché già immagino come andranno le cose... a chi volete che freghi qualcosa in Procura de LA MIA BICI?
E infatti le settimane passano... passano... passano. Fino a ieri, quando scopro da una notifica di Subito che LA MIA BICI non è più disponibile perché è stata venduta. Ricontatto il figlio di txxxa che mi conferma che l'ha piazzata.
Basta. Fine. Addio per sempre.
La tristezza e la rabbia che mi mette addosso questa storia si impossessano di me.
-segue una serie irripetibile di imprecazioni e bestemmie al figlio di txxxa che l'ha venduta-
Ma tra una bestemmia e una lacrima ecco che mi viene un'idea: non potrò mai più rivedere LA MIA BICI a meno che al prossimo Ironman il disgraziato che l'ha comprata non abbia il pettorale un numero successivo al mio (ma francamente la vedo dura), tuttavia posso far qualcosa per trasformare questa storia in una opportunità per fare del bene... ed eccoci qui.
Ho deciso di aprire una raccolta fondi con l'obiettivo di raccogliere i 1500€ del valore di mercato de LA MIA BICI che finiranno poi interament in beneficenza alla Fondazione Pietro Gamba onlus (e a chi sennò?).
Per cui amici miei, abbiate pena per la mia storia e se vi ho strappato almeno un sorriso donate un piccolissimo contributo che servirà a far del bene e a rendere molto meno amaro l'epilogo di questo psicodramma personale. Vi ringrazio di cuore e vi anche di condividere su Facebook questa stupida iniziativa. Vi voglio bene.
Davide Razzini
-segue documentazione fotografica dell’accaduto-

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