
Un progetto di
a cielo aperto
“A cielo aperto” è un progetto che nasce all’interno del carcere femminile della Giudecca per trasformare un contesto difficile in un’opportunità di crescita. Negli spazi dell’ “Orto delle Meraviglie”, un gruppo di detenute parteciperà a un percorso formativo basato sul learning by doing: rigenerare una parte di terreno oggi inutilizzata per creare uno spazio sociale a cielo aperto. Qui saranno realizzate strutture in legno riciclato e aree verdi che diventeranno luogo di incontro, condivisione e formazione.
L’obiettivo concreto è dar vita ad un ambiente di cui prendersi cura e da vivere insieme, attraverso un percorso che stimoli collaborazione, rispetto delle differenze e cura reciproca.
Nel carcere femminile della Giudecca a Venezia convivono donne di nazionalità e culture diverse, con abitudini e bisogni che non sempre si accordano, dove il rischio di tensioni è potenzialmente alto. L’intervento mira a ridurre la conflittualità, affrontare il tema della convivenza e della diversità imparando dal mondo naturale. Vogliamo affrontare questa condizione difficile, antitetica allo scopo rieducativo della detenzione, e rileggerla come un’opportunità per migliorare insieme. A questo scopo chiediamo il tuo aiuto.
Grazie alla collaborazione tra la Cooperativa Rio Terà dei Pensieri (www.rioteradeipensieri.org) e l'associazione Artway of Thinking (www.artway.info) vogliamo rigenerare una parte di orto attualmente non utilizzata, per renderla un’area attrezzata in cui dar vita ad uno spazio sociale a cielo aperto: ci immaginiamo un luogo predisposto per organizzare incontri, momenti di condivisione e formazione. Grazie alla preziosa presenza dell’Orto delle Meraviglie, un terreno interno alla casa di reclusione coltivato a frutta, ortaggi e piante aromatiche, sarà attivato un percorso formativo che coinvolgerà un gruppo di donne in attività di agro-coltivazione integrate ad esperienze di crescita personale dirette a stimolare una riflessione sulla multiculturalità, la condivisione, la gestione del tempo, la cura delle relazioni e dello spazio comune.
Come faremo?
Un gruppo di donne sarà coinvolto nella realizzazione delle strutture in legno recuperato per creare una nuova area a beneficio delle detenute; altri gruppi saranno successivamente coinvolti in attività laboratoriali per rendere vivo questo spazio attraverso la progettazione e realizzazione delle aree verdi circostanti. Otterremo così uno spazio che richiederà loro attenzione e cura, che cambierà nel tempo con la crescita delle piante e le stagioni, ma rimarrà la loro stanza verde per future attività collettive.
Fare esperienza del prendersi cura di una parte di giardino, preparare il terreno, scegliere le piante che meglio stanno vicine tra loro, seminare e aspettare la crescita è un po’ una metafora della vita. Le attività di agricoltura avranno un particolare focus sulle consociazioni di piante, che ci insegnano come proprio grazie alle loro differenze possono crescere meglio. L’osservazione e la pratica in orto incoraggeranno le donne a riflettere sulla qualità e la sostanza delle loro relazioni.
Aiutaci, anche con un piccolo contributo, ad attivare un percorso “imparare facendo” di collaborazione e crescita personale tra le mura del carcere femminile di Venezia. LA CAMPAGNA SARA' ATTIVA FINO AL 31/12/2025!
💡Grazie a Fondazione di Venezia, ogni € che donerai ne varrà 2 per il progetto!!







