

Un progetto di
Un calcio al disagio
L' Oratorio San Luigi Guanella è ubicato nel quartiere di Fondo Fucile, nella zona sud di Messina. Nel quartiere permangono ad oggi grande povertà educativa, alto tasso di abbandono scolastico e insufficienti o inesistenti opportunità di lavoro. È un’area costituita da case popolari e fino a qualche tempo fa anche da baracche fatte con lamiere e amianto. Le condizioni igienico-sanitarie sono precarie, il contesto economico è più che depresso. Vi sono anziani e famiglie a reddito basso o prossimo allo zero. I bambini preferiscono la strada alla scuola, anche a causa di rilevanti problematiche legate all’apprendimento e all’attenzione (alcuni bambini hanno patologie diagnosticate). Queste precarie condizioni economiche e sociali determinano il futuro di questi bambini che diventeranno adulti senza speranza di riscatto. E' sull'esistenza di molteplici espressioni di disagio, che la Parrocchia, assieme all’Oratorio “Don Guanella”, persegue finalità di solidarietà civile, culturale e sociale, promuovendo aggregazione fra persone di generazioni differenti. Il supporto è offerto grazie ad attività come doposcuola per combattere l'alta dispersione scolastica, laboratori creativi e musicali per fare emergere potenzialità e creatività nascoste, attività sportiva di calcetto, valorizzando il gioco come strumento primario in cui il bambino impara a conoscere, gestire e controllare le proprie emozioni. Attiguo all’Oratorio, nel 2014, è sorto il campetto di calcio a 5 in terra battuta, realizzato in una zona che, dopo un parziale sbaraccamento, era divenuta una discarica. Due animatori di strada, con idonea qualifica di allenatori, ogni pomeriggio seguono i ragazzi che frequentano il campetto. Per i ragazzi, il campo da calcio è diventato l’unico punto di riferimento stabile, dove crescere nelle regole e nel rispetto. Il calcio non è fine a se stesso, ma strumento per coinvolgere i ragazzi, in un’attività costruttiva e continuativa. Affinché il campetto non diventi solo un contenitore, gli allenatori seguono i ragazzi che svolgono regolarmente gli allenamenti, le partite, preparandoli a partecipare ai tornei del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), del C.S.E.N. (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e dell’ A.I.C.S. (Associazione Italiana Cultura e Sport).
Il vivere in un luogo influisce inevitabilmente sulla costruzione della propria identità. La condizione di svantaggio che ne deriva costituisce un fattore di esclusione e penalizzazione. L’identificazione negativa si trasforma in una vera e propria stigmatizzazione territoriale, divenendo un handicap che il soggetto deve ogni volta superare, instaurando così un circolo imperfetto. Il disagio sperimentato nei quartieri svantaggiati è un effetto dell’esclusione e al tempo stesso un fattore di esclusione. Riqualificando la zona di Fondo Fucile, i ragazzi possono identificarsi, possono viversi dei momenti di aggregazione, riconoscendosi parte integrante del cambiamento, della riqualificazione, della rigenerazione.
Lo sport è un veicolo di inclusione, partecipazione aggregazione sociale, nonché uno strumento di benessere psicofisico e prevenzione, strumento di educazione e formazione che permette lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per la crescita equilibrata di ciascun individuo. L’impegno è quello che la pratica sportiva sia sempre più diffusa soprattutto tra i giovani, garantendo il diritto allo sport nelle aree territoriali più disagiate sviluppando e consolidando partnership con istituzioni pubbliche e organizzazioni private che garantiscono la sostenibilità economica delle iniziative di carattere sociale. Il progetto ha come obiettivo la strutturazione di un percorso tecnico e culturale finalizzato alla diffusione sul territorio messinese delle pratiche sportive dedicate all’integrazione sociale delle persone che vivono fenomeni di marginalità sociale in quanto appartenenti alle fasce sociali più deboli, anche strutturandole in modo tale da permettere l’incontro anche con ragazzi e ragazze provenienti da provincie e regioni diverse da quelle di appartenenza.
Oltre a benefici qualitativi dovuti alla ristrutturazione del campo da calcio, l’attività sportiva permetterà mobilità territoriale dei destinatari, confronto con realtà diverse, miglioramento dello stato di benessere fisico/psicologico, incremento del numero di strutture sportive affiliate. Il progetto agisce inoltre sui giovani volontari, in termini di sensibilizzazione al tema dell’inclusione sociale in ambito sportivo attraverso specifica formazione.
È dunque importante puntare anche sull’aspetto della guida educativa. Si lavorerà con i ragazzi a sviluppare la capacità di vivere in un gruppo. Nel cantiere educativo il movimento sportivo deve saper recitare un ruolo trainante in grado di esprimere valori etici e morali, oltre che impegnarsi a far comprendere concetti di sostenibilità e responsabilità nello sport, prestando attenzione a fenomeni come corruzione, doping, violenza, maleducazione. Le azioni di prevenzione verso il disagio sociale, la necessaria sensibilità e attenzione verso l’integrazione e la solidarietà, sono aspetti verso i quali si punterà l’attenzione per dare allo sport il suo vero ruolo sociale e culturale di efficace valore aggiunto per la nostra società civile.
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Terminato