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Coltiviamo insieme la speranza
Mi piace correre e da parecchi anni partire da casa con le scarpette ai piedi è il mio modo per iniziare bene la giornata e prendere il lato positivo delle cose. Quanto alle competizioni sportive, non le amo particolarmente, ma nel tempo, di fronte al fascino di certi traguardi, mi sono lasciata coinvolgere dalla sfida e ho gareggiato con impegno, proiettata sulla meta da raggiungere.
Quest’anno correrò la Milano City Marathon, in staffetta con Alessandro, Rocco e Stefano e gareggerò con gli altri podisti di Rare Partners per il progetto Run4Usher.
Naturalmente, unica donna della staffetta, il mio obiettivo da podista è farmi onore, arrivare in fondo alla tappa catturando l’ammirazione dei miei figli e non dando ai miei tre compagni la soddisfazione di fare tempi troppo migliori del mio.
E poi c’è il significato del traguardo. Si potrebbero dire tante parole su questo, ma una sola espressione riassume il senso profondo: coltivare la speranza.
La ricerca può rendere la sfida quotidiana delle persone con sindrome di Usher meno severa e io corro per questo, insieme con tutti quelli che vorranno donare per sostenermi, perché ne vale la pena.
Dona con me e coltiviamo insieme la speranza.
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