Nella promessa di un altro domani-Veronica Antonini

Nella promessa di un altro domani

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Ciao a tutti, è giusto che io mi presenti,mi chiamo Veronica ho 19 anni e la mia infanzia è stata bellissima,ero una bambina felice ma ipersensibile ed è questo che ci frega, l'ipersensibilità,il troppo sentire come se non riuscissimo a creare una barriera tra il nostro essere e i mali del mondo, tutto ci sembra amplificato e se ci viene fatto direttamente del male poi non ne parliamo, quando avevo 9 anni i miei genitori si separarono, all'epoca ero l'unica bambina con una famiglia separata,o meglio con un legame spezzato a metà e credo sia proprio questo che negli anni a venire la mia fiducia nelle relazioni si è sgretolata anche piuttosto velocemente...dopo alcuni mesi entrò a far parte della mia vita una persona che per proteggere chiamerò Mario....Mario inizialmente si presentò come l'uomo più buono e bravo del mondo e nonostante tutto alcune cose gliele devo,a breve però se prima i segnali di squilibrio rimanevano tali la cosa iniziò ad aggravarsi repentinamente finché mi ritrovavo ogni giorno a piangere lacrime di sangue con il cuore in frantumi dentro la mia stanza,ben presto anche la persona che ritenevo più importante al mondo mi tradì e si schierò con Mario,la biasimo ma non troppo dato che anche lei veniva da una famiglia in cui la violenza era all'ordine del giorno e si sa che la violenza genera violenza,con me non sarà così,se mai avrò dei figli un giorno non li toccherò neanche con un dito e se mai lo facessi portatemeli via finché siete in tempo...nel 2014 dopo essere stata per un lungo periodo autolesionista mi ammalai di anoressia e depressione che mi portarono dritta in ospedale con una ventina di flebo al braccio,mi sono fatta anni di riabilitazione e proprio mentre ero ricoverata in un centro per la cura dei disturbi alimentari una sera tornai a casa, feci l'ennesima litigata furiosa con mia madre e sentendomi come nessuno nella propria vita dovrebbe mai sentirsi presi una busta intera di scatole di ansiolitici e antidepressivi,cosa sia successo dopo non ricordo, sento solo ancora il suono delle sirene dell'ambulanza e vedo le luci intense sul soffitto del reparto di riabilitazione di Foligno quando mi svegliai dal coma dopo una settimana, quando ero piccolina mi chiedevo come facesse una persona ad arrivare a tanto, come si trovasse il coraggio di fare un gesto tanto grande, devo dire che la motivazione che spinge l'essere umano a togliersi la vita mi fu sbattuta in faccia quella sera di metà Marzo a circa pochi giorni dal mio diciassettesimo compleanno.....

Non posso dire che i miei problemi oggi siano spariti, sarebbe una bugia bella e buona,vi chiedo solo di darmi una mano con chiunque stia combattendo contro questo calvario,posatevi una mano sul cuore,il vostro,quello ancora intatto.

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