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Cani maltrattati: cosa fare, come aiutare, riconoscere i segnali e intervenire nel rispetto della legge. Guida pratica con dati e riferimenti.

Nel 2024 i sequestri di cani maltrattati in Italia sono passati da 384 a 501 casi, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente (fonte: ENPA, Rapporto Zoomafia 2025).
In questa guida scoprirai cosa fare se assisti a un maltrattamento, come riconoscerne i segnali su cani abbandonati e maltrattati e come rieducare un cane salvato da una situazione di violenza.

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Cosa fare se si vede un cane maltrattato?

Se vedi un cane maltrattato chiama subito le autorità competenti e non intervenire da solo.

Cani maltrattati: a chi rivolgersi

Segnala il caso ai carabinieri Forestali o alla polizia locale telefonando al numero unico delle emergenza 112. Verrai indirizzato al canale di competenza.

Opzione Quando usarla Dato utile
Carabinieri / Polizia Locale Per pericoli immediati o violenze in corso Numero unico 112
ENPA / OIPA Per recupero e sequestro di animali in condizioni gravi ENPA: 1.041 sequestri nel 2024
ASL Veterinaria Per interventi sanitari e certificazioni cliniche Supporto per iter legale
Associazioni locali Per assistenza post-sequestro e adozione Reti territoriali attive

Cosa segnalare

Comunica telefonicamente o di persona:

  • Posizione esatta
  • Stato fisico e comportamento del cane
  • Nome o indirizzo del proprietario se noto
  • Eventuali minacce o comportamenti aggressivi osservati.

Se possibile scatta fotografie per documentare la situazione.

Come posso aiutare un cane maltrattato?

Per aiutare un cane maltrattato sporgi denuncia e chiedi il sequestro sanitario. Condividere sui social non è sufficiente. Le associazioni come ENPA e OIPA collaborano con le forze dell’ordine per operazioni di recupero e cura.

Supporto pratico immediato

  • Contatta associazioni locali o servizi veterinari
  • Offri informazioni precise per facilitare il sequestro
  • Se puoi, tieni traccia di documenti fotografici per la denuncia.

Come si comporta un cane maltrattato?

Un cane maltrattato mostra paura persistente, aggressività difensiva, iper-sottomissione o problemi fisici evidenti come ferite e denutrizione.
Molti cani vittime di abusi presentano anche comportamenti di auto-sofferenza (leccamento eccessivo, mordersi) e difficoltà a relazionarsi con gli esseri umani.

Quando un cane viene considerato maltrattato?

Un cane è considerato maltrattato quando subisce abbandono, percosse, privazione di cure o condizioni di vita incompatibili con la sua natura.
L’abbandono di un cane è una forma di maltrattamento ed è un reato.
La legislazione italiana ha inasprito le pene nel 2025 e prevede sequestri e sanzioni penali per i casi più gravi, includendo aggravanti per crudeltà intenzionale.
Segnalare tempestivamente facilita l’azione preventiva e il riconoscimento del reato.

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Come posso educare un cane maltrattato?

Un cane maltrattato va riabilitato con pazienza, lavoro sul rapporto umano-cane e supporto veterinario/etologico.
La prima regola è creare routine prevedibili, rinforzo positivo e sedute con un educatore cinofilo certificato o un veterinario comportamentista.
Evita punizioni: servono gradualità, socializzazione controllata e interventi sanitari per problemi fisici o neurologici.

Cane maltrattato come educarlo

  • Valutazione veterinaria completa
  • Piano di socializzazione graduale
  • Rinforzo positivo e giochi come ricompensa
  • Monitoraggio continuo e adattamento del piano.

Cani maltrattati da adottare

I cani maltrattati possono essere adottati dopo un periodo di recupero fisico e comportamentale.
Per farlo, puoi rivolgerti a ENPA o a canili e associazioni locali.
Le associazioni autorizzate valutano ogni caso e affidano gli animali a persone idonee, con controlli pre e post adozione.
Prima dell’affido si verifica la compatibilità con l’adottante e si raccomanda il supporto di un educatore cinofilo per gestire eventuali traumi o paure residue.

Cane maltrattato cosa fare: conclusione

Agire in presenza di cani maltrattati significa prima di tutto segnalare con dati e prove, poi aiutare con associazioni esperte e percorsi di riabilitazione professionale.
Le istituzioni e le ONG hanno segnalato un aumento delle richieste di intervento e casi più gravi: tempestività e precisione nella denuncia aumentano le probabilità di salvataggio e condanna del maltrattante.

Lorenzo Bordoni

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