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Un passo dopo l’altro per raccogliere fondi in favore di una causa solidale.

 

Sono tanti, ogni estate, gli appassionati di lunghi cammini che si trasformano in Personal Fundraiser e sfruttano parte delle proprie vacanze per girare per il mondo a piedi e nello stesso tempo sostenere un’organizzazione non profit. Ecco come diventare dei camminatori fundraiser.

 

Come funziona una camminata di raccolta fondi

Per trasformare un cammino in una sfida solidale basta scegliere il progetto di un’organizzazione non profit, aprire la propria campagna di raccolta fondi e poi coinvolgere amici, parenti e conoscenti invitandoli a seguire questa avventura e a dare il loro suporto per raggiungere l’obiettivo di donazione. Per fare il tifo basterà seguire sui social e condividere tra le proprie cerchie il link della raccolta fondi. È importante ricordare poi che ogni donazione transata su Rete del Dono destinata a un Ente del Terzo Settore può essere portata in detrazione o deduzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.

 

Scopri di più sui Cammini Solidali

 

Il Crowdfunding: dal cammino di Santiago alla via Francigena e oltre

Diventare camminatori fundraiser è certamente alla portata di tutti: un cammino si può affrontare lentamente e con molte tappe, mentre una sfida solidale in bicicletta richiede una preparazione fisica che esclude una bella fetta di potenziali fundraiser. Ecco perché ai consigli validi anche per i ciclisti, si possono aggiungere queste altre idee per fare Crowdfunding camminando.

 

  1. Aprire un blog

Spesso i viaggi a piedi durano molto, da diversi giorni a mesi. Ecco perché può essere utile creare un blog dove descrivere ogni tappa e aggiornare le persone sulla tabella di marcia. Gianluca Mantovani, che per ARG Italia Onlus in circa 100 giorni percorrerà 2.000 km dal punto più meridionale d’Italia (Lampedusa, AG) a quello più settentrionale (Predoi/Prettau, BZ), ha ideato il blog Vagamonti.it.

 

  1. Raccogliere fondi offline

Essendo davvero un turismo slow, i cammini permettono soste lunghe e l’incontro con le persone. Se dunque per un fundraiser ciclista è essenziale spingere la raccolta fondi online, il fundraiser camminatore ha un’arma in più: il network che crea strada facendo nei luoghi che attraversa. Che si parta da soli come Mikhael o in compagnia come Alessio e Massimo, non si può perdere l’occasione di farsi conoscere magari viaggiando sempre riconoscibili e con del materiale informativo.

 

  1. Sfide anche per i runner

Camminare è più inclusivo, ma questo non vuol dire che chi ha gamba non possa alzare il livello della sfida. È il caso di Maurizio, che ha corso la Pistoia-Abetone per i bimbi di Sport Senza Frontiere: una “passeggiata” di 50 km di cui 31 in salita, per circa 1850 m di dislivello. Martin Vairoli invece dall’11 al 17 settembre 2022 parteciperà al Tor Des Géants, una gara di 330 km tra le montagne della Val d’Aosta considerata uno dei Trail più impegnativi al mondo con i suoi 26.000 m di dislivello.

 

  1. Camminare per coinvolgere le comunità

Margherita Rizzuto ha pensato di mettersi in viaggio per sensibilizzare un territorio e mettere in rete i vari stakeholders del progetto che sosteneva. Toccando le varie località interessate dal nascente Cammino di San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi, ha coinvolto anche ben 100 cuochi e i loro vari comitati locali per donare e rendere realtà la costruzione del Cammino.

 

  1. Curare il rapporto con i tuoi Personal Fundraiser

Anche le organizzazioni non profit devono dare il loro apporto, sollecitando e proponendo raccolte fondi in cammino ai propri volontari e sostenitori, e soprattutto ricordandosi di loro! Può infatti succedere che il cammino sulla Via Francigena, suggerito “top-down” da Fondazione Banca degli Occhi, poi l’anno dopo diventi un’iniziativa spontanea che parte dal basso. Costruire una relazione con i propri fundraiser favorisce e valorizza la loro intraprendenza e autonomia.

 

Diventa anche tu un fundraiser camminatore

 

Aldo Lubrani

Laureato con lode in Relazioni Internazionali presso Università degli studi Roma Tre, Master in Europrogettazione presso Europa Business School di Bologna. Google Digital Training Certificate. Lavoro da anni nel settore Digital, Fundraising e Non Profit. Su Rete del Dono ricopro il ruolo di Project Manager nell'ambito Comunicazione, Digital e Personal Fundraising. Appassionato di viaggi, natura, pittura.

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