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Intelligenza artificiale, evoluzione dei motori di ricerca e trasformazione digitale. Si parlerà anche di questo al Web Marketing Festival 2023 che si terrà il 15, 16 e 17 giugno a Rimini. Come creare contenuti di qualità per il Terzo Settore, generare risorse per Google e ottimizzare un social importante come YouTube per la raccolta fondi? I consigli di Giorgio Taverniti, uno dei massimi esperti della SEO e del Digital Marketing, Co-Founder e COO Area Network di Search On Media Group, Community Manager di Connect.gt.

 

 

Cosa vuol dire creare contenuti di qualità per il Terzo Settore

Per gli algoritmi dei motori di ricerca, un contenuto di qualità deve rispettare parametri specifici.

 

    • Scopo della pagina. Se un contenuto persegue al meglio l’obiettivo per cui è stato creato. Nello scriverlo, dunque, bisogna chiedersi per quale motivo lo sto creando. “Se ad esempio vogliamo che gli utenti vedano un video, il contenuto è considerato adeguato al suo scopo se il video è posto in cima e non in fondo alla pagina”.
    • Utilità. Le pagine possono avere scopi semplici (come informare su un progetto) o scopi benefici, vale a dire risolvere un problema per l’utente. “Un contenuto è considerato di valore se è di grande utilità, ad esempio se aiuta a scegliere per quale associazione o progetto donare”.
    • Chi parla. La reputazione della fonte. “Le citazioni di altri siti (con link che atterrano sul proprio sito) sono più importanti della intrinseca qualità del testo. La qualità per Google è data soprattutto da chi sta parlando, che determina quanto ci si può fidare di lui”.
    • L’interazione delle persone. I motori di ricerca monitorano tutte le azioni che le persone fanno di fronte a un contenuto. “Condividere tramite social, email o WhatsApp e salvare tra i preferiti sono tutte azioni che interpretate come qualità”.

 

 

Come creare contenuti di qualità per il Terzo Settore

Il Terzo Settore sottovaluta la potenza dei motori di ricerca, ma ha un vantaggio di posizione che non considera. “Per la loro autorevolezza e per il ruolo che hanno nella società, le organizzazioni non profit ricevono molte citazioni, condivisioni e link spontanei da parte di terzi. Questo, come abbiamo visto, è molto premiato da Google”. È insomma molto più probabile che diventi virale un contenuto non profit rispetto a uno creato da un e-commerce. Gli articoli delle organizzazioni sono spesso ben curati e firmati da persone competenti, ma non tutti gli elementi della pagina sono ottimizzati.

 

    • Le immagini. Google Discover guarda più l’immagine del testo, per cui pensate fin dall’inizio a quale immagine è la più accattivante per un contenuto.
    • La tabella riassuntiva. Mettere a fine pagina una tabella riepilogativa dei contenuti aiuta sia l’utente (aumenta la memorabilità e condivisibilità) sia il motore di ricerca, che legge meglio un’informazione strutturata in questo modo.
    • Le Call to Action. Se inserite Call to Action, Google le leggerà come obiettivi della vostra pagina. Non posizionateli dunque alla fine, ma ben visibili all’inizio o a metà del testo.

 

 

Come creare contenuti di qualità per il Terzo Settore con l’AI

ChatGPT sostituirà il lavoro dei copywriter? Se lo chiedono in molti, ma la risposta è no. “L’AI non è fatta per fornire dati corretti e informazioni precise, per cui non si può creare un contenuto di qualità da zero. Diverso è se, da esperto del mio settore, le sottopongo dati che conosco. Allora sarà in grado di velocizzare il mio lavoro. Grazie all’AI, soprattutto gli enti con poco budget e risorse umane potranno creare in poco tempo molti contenuti per creare un piano editoriale e tenere aggiornata la propria presenza online e sui motori di ricerca”. È bene dunque studiare da un lato qual è il processo di creazione contenuti con l’AI e dall’altro quali sono tutti i suoi usi possibili. “GPT4 ad esempio riesce a lavorare su testi lunghi e sulle immagini. Interessante allora sperimentarlo su rendicontazioni e report di progetti. Inserendo pdf e dati elaborati, si possono ottenere buoni contenuti di grafica e testo per i social media o la Newsletter”.

 

Come usare YouTube per la raccolta fondi

Un altro canale finora poco sfruttato dalle organizzazioni non profit è YouTube. “In USA sulla piattaforma si possono già raccogliere fondi, una funzionalità che potrebbe presto interessare anche l’Europa. Certo è più difficile da gestire, perché la produzione video richiede più risorse economiche e di tempo. Però il “metterci la faccia” è un aspetto importante nel fundraising, e le ONP che si stanno affacciando a TikTok stanno già prendendo dimestichezza con i video brevi”. YouTube è infatti l’unico social che lavora sul multiformato (video lunghi, shorts, podcast, dirette), consentendo così alle ONP di optare sul contenuto di più facile realizzazione. “Oggi il settore lo usa principalmente come archivio, giusto per presidiare il mezzo. Se non si hanno le risorse per fare altro, va bene. Il valore aggiunto però sarebbe creare un piano editoriale, con tempo e persone da investire per avere un buon risultato di visibilità nel lungo periodo”.

 

Partecipa al Web Marketing Festival

 

Web Marketing Festival 2023: We Make Future

Giorgio Taverniti sarà ospite al Web Marketing Festival, dove il terzo settore avrà anche quest’anno uno spazio speciale. “Credo fermamente che l’innovazione sociale sia elemento chiave per promuovere lo sviluppo sostenibile e il benessere delle comunità in tutto il mondo – ci conferma Cosmano Lombardo, Founder & CEO di Search On, ideatore del WMFLe tecnologie hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui affrontiamo i problemi sociali e ambientali, ma ciò richiede un approccio collaborativo e inclusivo che coinvolga le parti interessate di ogni settore. Per questo motivo, sono orgoglioso che il WMF sia un evento che promuove l’innovazione in chiave sociale e ambientale, e che offre un’opportunità di incontro tra organizzazioni no-profit, imprenditori sociali, investitori e altri attori chiave del cambiamento. Invito dunque chiunque sia interessato a costruire insieme a noi un futuro migliore a partecipare al WMF i prossimi 15, 16 e 17 giugno presso la fiera di Rimini“.

 

Aldo Lubrani

Laureato con lode in Relazioni Internazionali presso Università degli studi Roma Tre, Master in Europrogettazione presso Europa Business School di Bologna. Google Digital Training Certificate. Lavoro da anni nel settore Digital, Fundraising e Non Profit. Su Rete del Dono ricopro il ruolo di Project Manager nell'ambito Comunicazione, Digital e Personal Fundraising. Appassionato di viaggi, natura, pittura.

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