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Facebook e Instagram sono ancora i social di gran lunga più utilizzati dai fundraiser. Chi vuole provare a intercettare le nuove generazioni punta al massimo su TikTok, ma ancora in pochi si avventurano su Twitch. E se invece questa piattaforma di live streaming fosse l’El Dorado del fundraising? Dopo aver analizzato una raccolta fondi realizzata con gli NFT, oggi scopriamo come raccogliere fondi su Twitch con Filippo Munegato, illustratore grafico e streamer noto come Neosephiroth9 ideatore della campagna Streamers for AIRC

Twitch e la cultura del dono 

Contrariamente a ciò che si potrebbe immaginare, nella community di Twitch la cultura del dono per certi versi è già presente. “È frequente che i protagonisti delle live, i cosiddetti creators, durante le proprie live, mettano in palio dei reward sbloccabili con piccoli abbonamenti” racconta Filippo. “Sono cifre basse, alla portata della giovane età degli utenti. Tra essi, però, è abbastanza diffusa la pratica di donare abbonamenti anche ad altre persone. E c’è anche chi dona 10-15 abbonamenti alla volta”. Si tratta insomma di un social che incentiva il rapporto tra le persone e il supporto vicendevole, perché tra creators e followers si instaura un legame di fiducia. “Da qui l’idea di una raccolta fondi per AIRC e la ricerca sul tumore al seno metastatico, il più mortale”. 

Una community coesa 

Una piattaforma di nicchia, ma già terreno fertile per iniziative di raccolta fondi. “Ho sfruttato la collaborazione che si instaura anche tra creators. È infatti possibile, al termine della propria live, fare un ‘raid’ e portare tutti i propri utenti nella live di un altro per farlo conoscere, e questo crea community ancora più coese. Non ho fatto altro che parlare della campagna agli streamers amici (sia videogiocatori sia artisti) e hanno risposto tutti positivamente. Ho fornito loro strumenti da attivare senza impegno, come un badge contenente il logo della raccolta da inserire nella propria live o un comando da mettere nelle chat che porta direttamente alla pagina di donazione”. Ora tutti stanno collaborando alla creazione dei pacchetti regalo per i donatori. 

Streamers molto coinvolti 

Filippo ha pensato infatti a 5 livelli di premialità a partire dai 15 euro di donazione. Opere artistiche che saranno scaricabili digitalmente e che includeranno un attestato firmato dagli autori/autrici partecipanti all’iniziativa. E la pagina si è riempita ben presto di nickname bizzarri: sono i giovani donatori del presente e del futuro. “Cifre modeste, ma numerosissime. Io ringrazio uno per uno loro e i creators, grazie ai quali ormai l’iniziativa corre con le sue gambe su ogni social. Io infatti sono andato in live solo due volte e aperto la pagina Instagram streamers_4_airc, ma il resto è tutto nelle mani della community. Alcuni illustratori ad esempio hanno promesso che realizzeranno la loro opera in diretta, per incentivare ulteriormente i propri followers”.  

Come raccogliere fondi su Twitch: consigli per gli streamers fundraiser 

  • Calibrate la campagna sugli strumenti che avete a disposizione. “Per agevolare il coinvolgimento di altri streamers, fornite loro strumenti semplici e che possano attivare con il minimo sforzo. A personalizzare i messaggi ci penseranno loro”.
  • Preparate tutto prima. “Mi sono trovato troppo sotto data e non avevo ancora pronto il materiale quando i primi creators mi hanno risposto positivamente. Se pianificate meglio, lavorerete più agevolmente”.
  • Conoscete il vostro target. “I livelli relativamente bassi di reward e i tipi di gift sono stati pensati sulla base dell’osservazione del comportamento e dei gusti dei nostri utenti”.
  • Valorizzate la community. Diffondete l’iniziativa e dopo un primo check valutate come valorizzare e coinvolgere i partecipanti a diventare parte attiva del vostro progetto. L’obiettivo non è solo la donazione, bensì la divulgazione. 

Come raccogliere fondi su Twitch: consigli per le non profit 

  • Le nuove generazioni sono sensibili alle cause sociali. “Non sono sicuramente i donatori più danarosi, ma i giovani rispondono con grande entusiasmo a queste iniziative”. Lo conferma anche la ricerca Donare 3.0.
  • I social – e i giovani – non sono tutti uguali. Su Twitch si premia l’originalità e la personalizzazione. Ogni creator potrebbe diventare un potenziale ambasciatore ma attenzione: i social – e i giovani – non sono tutti uguali! Un consiglio? Coinvolgete il fundraiser nel vostro progetto, o viceversa, per studiare una strategia di coinvolgimento coordinata.
  • Sperimentate. In questo caso è stato Filippo a contattare AIRC. “Ho trovato apertura totale e collaborazione ed è stato tutto ciò di cui ho avuto bisogno. L’organizzazione ha colto che, pur avendo tante iniziative di raccolta fondi, per arrivare davvero a tutti bisogna sfruttare sempre di più il web”
  • Sfruttate gli strumenti di Twitch. “Le non profit possono accreditarsi su Twitch per permettere alle persone di donare direttamente dalla piattaforma. Pochissime realtà italiane però sono finora presenti”.
  • Contattate i creators. “Immaginate di andare a parlare con qualcuno che non vi conosce, ma che è molto curioso di ciò che potrete proporgli. E poi offriteci strumenti che non ci costi nulla accettare, che ci impegnino al minimo. Se poi l’organizzazione può supportare esternamente la campagna con uscite social e stampa, è già un di più”.
Aldo Lubrani

Laureato con lode in Relazioni Internazionali presso Università degli studi Roma Tre, Master in Europrogettazione presso Europa Business School di Bologna. Google Digital Training Certificate. Lavoro da anni nel settore Digital, Fundraising e Non Profit. Su Rete del Dono ricopro il ruolo di Project Manager nell'ambito Comunicazione, Digital e Personal Fundraising. Appassionato di viaggi, natura, pittura.

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