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Fundraising

Massimo Ambrosini e il suo racconto della Milano Marathon

Di Luglio 13, 2023Agosto 16th, 2023No Comments3 min read

Massimo Ambrosini, Nelson Dida, Billy Costacurta. Non è la formazione di una partita di calcio stellare, ma una staffetta solidale che ha partecipato al Charity Program 2023. Perché alla Milano Marathon può succedere anche questo. Per Massimo Ambrosini è stata una ‘prima volta’ che non dimenticherà tanto facilmente. Ecco la sua testimonianza per lanciare la Milano Marathon 2024, in programma per il 7 aprile 2024.

Massimo Ambrosini alla Milano Marathon 2023

La campagna di Massimo Ambrosini alla Milano Marathon è stata Born to Run, nata per sostenere Fondazione Italiana Diabete e la sua ricerca per sconfiggere il diabete di tipo 1. “L’idea di partecipare al Charity Program attivandomi come personal fundraiser è legata alla storia di mio figlio Alessandro, a cui da 9 mesi è stata diagnosticata questa malattia. Un male autoimmune, cronico e degenerativo che è attualmente incurabile: per questo l’impegno della Fondazione dà speranza a noi e a tutte le famiglie delle 200 mila persone che hanno questa malattia. Io e mia moglie abbiamo conosciuto persone fantastiche che ci stanno supportando molto, per questo quando mi hanno contattato non mi sono tirato indietro”.

Una storia sincera e personale

Massimo ha coinvolto qualche ex compagno di squadra del Milan e la campagna è sbarcata su Rete del Dono: “Non conoscevo la piattaforma, ma è stata efficace e intuitiva da utilizzare. E poi il Crowdfunding è uno strumento innovativo, in grado di raggiungere moltissime persone e realizzare una raccolta davvero dal basso”. Di donatori infatti l’iniziativa ne ha raggiunti molti: oltre mille, raccogliendo quasi 50mila euro. “La mia notorietà ha influito. Ma anche la storia sincera di mio figlio ha toccato il cuore di tanti, che si sono rivisti nella preoccupazione di due genitori. Il valore aggiunto, al di là dell’importo donato, è che tante persone hanno potuto conoscere una causa come questa”.

I messaggi di speranza

Una valanga di solidarietà che nobilita l’animo e che ha davvero commosso Ambrosini: “Non mi aspettavo un simile risultato, e soprattutto l’ondata di affetto che ho potuto leggere dai messaggi di sostegno che quasi tutti i donatori hanno scritto sulla piattaforma. É stata un’esperienza che mi ha arricchito soprattutto umanamente. Mi ha fatto piacere sentire la vicinanza del mondo sportivo, ma anche di tantissime famiglie che stanno vivendo la nostra stessa situazione. È sempre emozionante scoprire che insieme si può affrontare qualsiasi sfida: mi piace pensare che forse questa iniziativa ha fatto sentire tante persone un po’ meno sole nella lotta contro il diabete”.

Arrivederci alla Milano Marathon 2024

A diffondere la campagna hanno contribuito i seguitissimi profili social dell’ex calciatore e un video virale molto ricondiviso. Anche i compagni di staffetta hanno fatto da cassa di risonanza tramite i loro profili. “Compreso Andriy Shevchenko, che avrebbe dovuto correre con noi ma è stato trattenuto in Ucraina a causa di questa maledetta guerra. Insieme a loro, stiamo già pensando ad altre iniziative come a una cena benefica in autunno. Vogliamo impegnarci su pochi progetti preparati bene. Abbiamo imparato che le persone non chiedono altro che essere coinvolte e vogliamo dare loro nuove occasioni per donare”. E chissà, magari un’altra occasione sarà proprio la Milano Marathon 2024.

A questo proposito, il Charity Program di Milano Marathon 2024 è stato presentato martedì 11 luglio e da lunedì 17 saranno aperte le iscrizioni per le non profit. Un sacco di novità in arrivo all’insegna di un sempre maggior coinvolgimento della community e della città.

Francesca Gervasoni

Laureata in Filosofia presso Università degli studi di Milano, ha un’esperienza di 15 anni nel mondo delle agenzie di comunicazione per il mondo profit. Nel 2012 cambia vita e approda su Rete del Dono, dove mette in pratica quello che ha imparato nella precedente vita professionale, per aiutare ONP e aziende ad attivare campagne di raccolta fondi non profit. In Rete del Dono, ricopre il ruolo di Head of Charity Program e si occupa dei rapporti con le aziende.

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