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Un mini-prontuario per aiutare gli animali ogni giorno: dalle donazioni al volontariato, dalle segnalazioni alle scelte di vita consapevoli che proteggono gli animali in difficoltà.
 
Aiutare gli animali è una scelta sempre positiva, che spesso può essere concretizzata con piccole azioni quotidiane. Vediamo quali.

 

Come fare per aiutare gli animali?

Aiutare gli animali può voler dire tante cose diverse: dal volontariato attivo nelle associazioni alla semplice scelta di compiere gesti quotidiani responsabili. C’è chi decide di dedicare tempo libero alle attività nei rifugi, chi preferisce sostenere a distanza con donazioni regolari e chi sceglie di diffondere consapevolezza sui diritti degli animali. Anche piccole azioni possono fare la differenza: adottare invece di acquistare, segnalare situazioni di maltrattamento, evitare prodotti testati su animali. Scegliere una dieta vegetariana o vegana. In questo modo, ognuno può dare un contributo concreto e adattato alle proprie possibilità.

Aiuta anche tu gli animali in difficoltà
 

Fai una donazione per aiutare gli animali

Le donazioni restano uno degli strumenti più immediati per offrire aiuto agli animali in difficoltà. Associazioni come ENPA, LAV, WWF o OIPA raccolgono fondi per garantire cure veterinarie, cibo e rifugi agli animali domestici e selvatici. Su Rete del Dono trovi numerosi progetti dedicati proprio a questo scopo: puoi sostenere una campagna già attiva oppure, se desideri coinvolgere amici e conoscenti, creare la tua raccolta fondi personale. Anche un piccolo contributo economico si trasforma in un aiuto concreto, che permette alle associazioni di rispondere con più prontezza alle emergenze.

Chi chiamare per aiutare un animale?

Quando si trova un animale in difficoltà, è fondamentale sapere a chi rivolgersi. Per animali domestici smarriti o feriti, si può contattare la polizia municipale o il servizio veterinario dell’ASL di riferimento, che attivano gli interventi necessari. In caso di fauna selvatica, invece, ci si rivolge ai Carabinieri Forestali o direttamente a un CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) della zona. Se si assiste a maltrattamenti o abbandoni, è bene chiamare subito le forze dell’ordine o un’associazione di protezione animali riconosciuta, che potrà intervenire o inoltrare la segnalazione alle autorità competenti.

 

Come fare una segnalazione anonima alla protezione animali?

Non sempre ci si sente pronti a denunciare apertamente un maltrattamento, ma esistono strumenti per fare una segnalazione anonima. Alcune associazioni animaliste, come ENPA e LAV, mettono a disposizione form online o numeri dedicati per raccogliere segnalazioni riservate. Anche i Carabinieri Forestali consentono di inviare segnalazioni scritte senza rivelare la propria identità. In questo modo, chi assiste a episodi di abbandono, sfruttamento o maltrattamento può contribuire a fermarli senza esporsi direttamente. È importante fornire più dettagli possibili (luogo, data, descrizione dell’animale e della situazione), così da permettere agli operatori di intervenire in modo efficace.

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Che cos’è il CRAS?

Il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) è una struttura specializzata nel soccorso e nella cura degli animali selvatici feriti, malati o in difficoltà. Questi centri collaborano con enti pubblici e associazioni per riabilitare gli animali e reintrodurli, quando possibile, nel loro habitat naturale. I CRAS accolgono soprattutto rapaci, piccoli mammiferi, volpi, ricci e altri animali autoctoni, fornendo assistenza veterinaria qualificata. Rivolgersi a un CRAS è il modo giusto per aiutare la fauna selvatica, evitando – e questo è davvero molto importante – di improvvisare cure domestiche che potrebbero danneggiare l’animale, anche se fatte in buona fede. In molte regioni italiane è attivo un numero verde o un elenco di centri territoriali a cui rivolgersi in caso di emergenza.

 

Allevamenti intensivi e scelte alimentari consapevoli

Un modo forse meno immediato ma altrettanto importante per aiutare gli animali è riflettere sulle proprie abitudini alimentari. Gli allevamenti intensivi sono responsabili di condizioni critiche per milioni di animali ogni anno: spazi ridotti, stress e mancanza di cure adeguate sono realtà comuni in queste strutture. Ridurre il consumo di carne, latticini e uova, o passare a una dieta vegetariana o vegana, significa diminuire la domanda per questi allevamenti e contribuire a un cambiamento positivo. Anche piccole scelte quotidiane – come preferire prodotti provenienti da allevamenti rispettosi del benessere animale – rappresentano un gesto concreto per proteggere gli animali e promuovere una maggiore consapevolezza sul tema.

Lorenzo Bordoni

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