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L’economia sostenibile garantisce lo sviluppo della società nel rispetto dell’ambiente e dei diritti umani. Un modello che oggi non è più un’opzione, ma un obiettivo necessario per la salvaguardia del Pianeta e delle sue risorse

L’ economia sostenibile è un tipo di economia che funziona in modo da garantire il rispetto dell’ambiente e delle persone. È strettamente correlata al concetto di sviluppo sostenibile, ovvero uno “sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri”. Oggi non possiamo più permetterci di puntare su una crescita economica illimitata. Per la sopravvivenza del Pianeta e la tutela delle popolazioni servono modelli economici capaci di integrarsi con l’ ecosistema naturale, tenendo inoltre conto anche del principio della sostenibilità sociale.

Che vuol dire sviluppo sostenibile?

L’economia sostenibile, o sviluppo sostenibile, prevede uno sviluppo economico della società che proceda nel rispetto degli aspetti ambientali e dei diritti sociali. Sul fronte della sostenibilità ambientale, il concetto dell’economia sostenibile si concretizza in un utilizzo razionale delle risorse, che non sono illimitate, con uno sguardo rivolto al futuro. Cosa che finora non è stata fatta, dal momento che le risorse naturali sono state ampiamente sovrautilizzate. Dal punto di vista sociale, un sistema economico sostenibile tutela le persone nei loro diritti fondamentali, tenendo conto anche di un’equa distribuzione di reddito e lavoro.

Quali sono le 3 E su cui si basa l’economia sostenibile?

L’economia sostenibile si basa su tre dimensioni.

  • Ecologia: lo sviluppo sostenibile riesce a far fronte ai bisogni attuali lasciando intatti gli ecosistemi. Fino ad oggi lo sviluppo non ha avuto freni; l’economia sostenibile rispetta invece i confini stabiliti dalla natura.
  • Equità: benessere e diritti devono essere diffusi e accessibili a tutti, nonché garantiti per le generazioni future. La società deve essere coesa e i cittadini, oltre a soddisfare a bisogni individuali, devono collaborare per un obiettivo comune.
  • Economia: lo sviluppo sostenibile deve comunque assicurare una crescita economica efficiente e il progresso della società.

Sostenibilità ambientale

Torniamo sulla prima dimensione dell’economia sostenibile, che oggi rappresenta un’urgenza non più rinviabile. Come si può raggiungere la sostenibilità ambientale? In primo luogo, con una riduzione drastica dell’utilizzo dei combustibili fossili incentivando la diffusione delle energie rinnovabili. E’ necessario ridurre l’estrazione di sostanze naturali dalla crosta terrestre e, al contempo, la produzione di composti e sostanze chimiche. Spesso parlando di sostenibilità ambientale pensiamo a concetti legati al riciclo, alla raccolta differenziata,  a una limitazione delle energie utilizzate. Sono tutti principi corretti. Tuttavia, affinché  la sostenibilità ambientale e sociale possa essere realizzata è necessario un cambiamento profondo, duraturo e diffuso a tutti i livelli dell’attuale paradigma produttivo.

L’Agenda 2030 e gli obiettivi per una economia sostenibile

Non si può parlare di economia sostenibile senza citare l’Agenda 2030, il programma sottoscritto nel 2015 dall’Onu per trasformare (e salvare) il mondo entro, appunto, l’anno 2030. Il programma, rivolto a singoli individui, aziende e governi, prevede 196 traguardi e 17 obiettivi principali di sviluppo sostenibile (Millennium development goals). Possiamo considerarli dei pilastri nonché il punto di partenza per l’avvio di un’economia sostenibile. Ecco quali sono:

  • sconfiggere la povertà nel mondo
  • porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare e promuovere un’agricoltura sostenibile
  • assicurare salute e benessere a tutti
  • garantire un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva
  • raggiungere l’uguaglianza di genere
  • garantire a tutti acqua pulita e servizi igienico-sanitari
  • assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, efficaci e sostenibili
  • incentivare una crescita economica duratura e un lavoro dignitoso per tutti
  • costruire infrastrutture resilienti e promuovere un’industrializzazione innovativa e sostenibile
  • ridurre le disuguaglianze
  • rendere le città sicure, inclusive e sostenibili
  • garantire modelli sostenibili di produzione e consumo
  • promuovere azioni per combattere il cambiamento climatico
  • preservare mari, oceani e risorse marine
  • proteggere e ripristinare l’ecosistema terrestre
  • garantire pace, giustizia e istituzioni forti
  • rafforzare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.

Economia circolare e sostenibilità

Il modello di produzione e consumo utilizzato in prevalenza finora è quello dell’economia lineare. Purtroppo, questo modello ha determinato un progressivo esaurimento delle risorse e un utilizzo eccessivo di energia. L’unica alternativa sostenibile è l’economia circolare. Un modello che prevede il riciclo e la riutilizzazione dei materiali in un circuito circolare potenzialmente infinito. Gli strumenti che lo rendono possibile sono il riciclo, il riuso, la rigenerazione e la riduzione. Si supera, in sostanza, il concetto di fine vita di un prodotto, perché ogni cosa può essere riutilizzata in tanti modi. Così com’è, oppure nelle sue singole componenti. Un processo che, oltre ad essere sostenibile per l’ambiente, si rivela anche vantaggioso per le imprese.

 

Anna Maria Siccardi

Laureata in Fisica presso Università degli Studi di Torino. Imprenditrice attiva nel settore dell’innovazione digitale sin dal 1998, ha partecipato alla nascita e allo sviluppo di aziende web quali CHL, Bakeca, Seolab, Wickedin, Jojob. E’ membro del Comitato esecutivo del Club degli Investitori di Torino. Nel 2011 ha fondato Rete del Dono insieme a Valeria Vitali e da allora si occupa di trasformazione digitale del Terzo Settore.

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