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Oltre 600 mila euro raccolti da oltre 2000 runner solidali per 68 non profit. La Milano Marathon è tornata. Dopo due anni di stop forzato e di corse sotto casa, al parco, distanziati, l’evento sportivo solidale dell’anno è ritornato con numeri sempre alti. E la raccolta fondi prosegue fino a fine aprile in vista dei Milano Marathon Awards che premieranno i top fundraiser per ogni categoria, ONP, maratoneti, staffette e aziende!

Il freddo pungente di domenica non ha impedito ai personal fundraiser di ritrovarsi carichi ed entusiasti ai loro stand prima dello Start, ai Giardini Montanelli e ai rispettivi punti di cambio, coloratissimi e felici di esserci.

In totale, tra staffettisti e maratoneti, sono stati oltre 10mila quelli che hanno corso, colorando la città di Milano. Una masnada di persone appassionate di sport e di solidarietà.

Bellissimo veder passare per la città il runner che ha corso da medico clown, il vestito che usa negli ospedali pediatrici, o l’avvocato in giacca e cravatta, così come quello travestito da Batman, tutti presenti per correre solidale e sostenere la loro causa e la loro ONP.

Tante anche le aziende presenti . Sono molte quelle che hanno coinvolto i loro dipendenti invitandoli a correre in squadre e ad attivarsi nella raccolta fondi. Non senza prima aver fatto il primo passo, con una donazione corporate o la promessa di un matching sulla raccolta dei dipendenti. La Charity relay si conferma quindi la formula ideale per la partecipazione aziendale, mettendo in pista in un colpo solo team building, CSR e wellbeing.

Correre solidale si conferma una esperienza entusiasmante. Speriamo davvero che questo possa essere il segnale della ripartenza dopo una pausa tanto pesante quanto inaspettata. Perché gli eventi sportivi fanno bene a chi vi partecipa, se diventano solidali fanno bene a tutti.

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Francesca Gervasoni

Laureata in Filosofia presso Università degli studi di Milano, ha un’esperienza di 15 anni nel mondo delle agenzie di comunicazione per il mondo profit. Nel 2012 cambia vita e approda su Rete del Dono, dove mette in pratica quello che ha imparato nella precedente vita professionale, per aiutare ONP e aziende ad attivare campagne di raccolta fondi non profit. In Rete del Dono, ricopre il ruolo di Head of Charity Program e si occupa dei rapporti con le aziende.

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