Un modo diverso di immaginare il proprio ruolo di Fondazione sta alla base della nuova iniziativa di Fondazione di Modena. Un Bando che ha come obiettivo l’attivazione delle comunità, ma anche degli Enti del Terzo Settore del proprio territorio a cui è richiesto di mettersi in discussione per acquisire nuove competenze e favorire la transizione digitale.
Fondazione di Modena Bando Crowdfunding 2023
Fondazione di Modena persegue scopi di utilità, solidarietà e di promozione dello sviluppo economico, sociale, culturale, scientifico, umano, etico e civile del suo territorio di elezione. “Da qualche anno – spiega Thomas Bastianel, Direttore Operativo – stiamo ripensando alle modalità di erogazione e ai nostri strumenti di intervento. Non sono più solo i contributi a fondo perduto e le erogazioni dirette la modalità più adeguata per avere un impatto, ma abbiamo deciso di occuparci di una serie di attività complementari”. Da qui l’idea del Bando Crowdfunding 2023, promosso in collaborazione con CSV Terre Estensi per aumentare la capacità degli enti di avvicinare un pubblico più ampio di donatori e volontari.
Bando Crowdfunding: tre obiettivi precisi
Rivolto agli ETS che svolgono le proprie attività nella provincia di Modena, il bando si pone gli obiettivi di aumentare la partecipazione attiva delle comunità su tematiche sociali e culturali, ampliare le competenze delle organizzazioni nella realizzazione di progetti che abbiano un impatto sul territorio e utilizzare nuove tecnologie digitali di comunicazione e raccolta fondi per diffondere e sostenere i propri progetti. “Il nostro ruolo qui è dare strumenti di capacity building alle realtà che sosteniamo, per accompagnarle verso una maggiore sostenibilità. Fonti di finanziamento sono servizi, bandi, contributi pubblici ma anche il fundraising. In questo abbiamo individuato Rete del Dono come partner affidabile”.
Ottima partecipazione
Il bisogno di formazione sul digitale e sulla raccolta fondi è stato confermato dal sondaggio preliminare di CSV Terre Estensi, e così il bando ha puntato tanto su questa specificità. “La risposta è stata sorprendente, con una 50ina di soggetti interessati che hanno partecipato alla presentazione. Poi, tra gli 11 progetti candidati, ne abbiamo scelti 6 e non i 5 previsti inizialmente. Questo a testimonianza della qualità delle proposte che ci sono pervenute. Siamo entrati in contatto con una grande varietà di soggetti, da associazioni sportive a cooperative sociali, da Odv ad Aps. Tra essi, anche realtà che non avevamo mai incrociato nelle nostre attività”.
Il nuovo ruolo di Fondazione di Modena
Dopo la selezione, è cominciato il percorso di capacity building e ora le campagne di raccolta fondi hanno preso il via. Al termine delle campagne, Fondazione di Modena raddoppierà le donazioni raccolte fino a un importo massimo di 5.000 euro per ciascun progetto. “In questa fase forniamo consulenza sulla mappatura degli stakeholder, l’individuazione dei partner più funzionali, il budget, la valutazione d’impatto. Affiancare il contributo economico a un lavoro di monitoraggio non ci semplifica la vita, ma lo riteniamo strategico per favorire una crescita generalizzata delle nostre organizzazioni e non semplicemente dar loro la possibilità di realizzare un singolo progetto dalla durata limitata”.
Idee per il futuro
E la strada è quella corretta. “Diverse realtà che non sono state selezionate ci hanno chiesto la possibilità almeno di seguire i corsi, segno che stiamo agendo su un bisogno molto sentito. Sono molto richiesti anche momenti di confronto, oltre che di formazione sulla comunicazione digitale. L’idea per il futuro è di allargare il bacino dei partecipanti, magari anche proponendo obiettivi di raccolta meno ambiziosi ma più abbordabili da realtà medio piccole”.