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I progetti di solidarietà sono iniziative con ricadute benefiche sulla propria comunità proposte da piccoli gruppi di giovani e sostenuti dall’Unione europea nell’ambito del programma del Corpo europeo di solidarietà. Ecco come funzionano

I progetti di solidarietà sono attività di volontariato realizzate da gruppi di almeno 5 giovani tra i 18 e i 30 anni in un contesto locale: iniziative in ambito educativo sociale e civico, con un argomento chiaramente identificato, che rappresentano al contempo un miglioramento per la società e una importante esperienza di apprendimento per chi vi prende parte. I progetti di solidarietà sono sostenuti dall’Unione europea che si assume la responsabilità del coordinamento e di una copertura economica pari a circa 500 euro al mese. Essi rientrano nel programma del Corpo europeo di solidarietà, pensato per incentivare l’ apprendimento non formale e favorire la coesione tra giovani e tra i popoli. Vediamo dunque di capire meglio in che cosa consiste questa opportunità e come sfruttarla per fare del bene.

Che cosa sono i progetti di solidarietà?

I progetti di solidarietà consistono in una serie di attività che i giovani possono realizzare organizzandosi in un gruppo di almeno cinque persone con l’obiettivo di contribuire al benessere di una comunità locale. Come attivarsi per realizzarlo? Normalmente si parte da un’analisi degli aspetti relativi al proprio territorio. Quali iniziative potrebbero renderlo un posto migliore? Quali criticità sarebbe importante affrontare? Sono presenti categorie svantaggiate? Al contempo, i progetti di solidarietà devono essere anche portatori di un chiaro valore aggiunto europeo. Ciò significa che il cambiamento positivo che essi apportano dovrebbe riguardare valori condivisi e sostenuti dalla commissione europea come la parità di genere, la partecipazione e la cittadinanza, il sostegno all’ambiente, l’impegno democratico o l’inclusione.

Come partecipare

I progetti di solidarietà possono essere presentati da singoli riuniti in un gruppo informale oppure da un’organizzazione già formata. Il progetto può avere una durata compresa tra i 2 e 12 mesi e per i promotori rappresenterà un’attività a tempo parziale. Il finanziamento, che copre le spese di preparazione, realizzazione del progetto, follow up e coaching, deve essere richiesto sul portale dei partecipanti. Le scadenze per il 2022 sono: 23 febbraio, 4 maggio, 4 ottobre. Ma su quali attività si deve concentrare il progetto? Gli ambiti possono essere molteplici. L’importante è che abbia un impatto positivo sulla comunità locale mirando ad un gruppo specifico. Ad esempio giovani con minori opportunità di inclusione sociale o comunità rurali marginalizzate.

I passaggi per l’ammissione

Il primo passo per presentare un progetto di solidarietà consiste nel creare il proprio gruppo per poi costruire un’idea attorno ad un tema comune. I  passaggi successivi sono i seguenti:

  • registrazione di tutti i membri del gruppo sul portale del Corpo europeo di solidarietà;
  • registrazione del capogruppo sul sistema di registrazione delle organizzazioni per ottenere un’ID dell’organizzazione (OID);
  • studiare la Guida sul Corpo europeo di solidarietà e le informazioni presenti sul sito dell’Agenzia Nazionale per i Giovani;
  • creazione del progetto e definizione degli obiettivi, del bilancio e delle attività pratiche da svolgere;
  • invio della domanda online tramite il modulo web ESC31 per i progetti di solidarietà.

Come funziona il corpo europeo di solidarietà?

Il Corpo europeo di solidarietà (European Solidarity Corps – ESC) è un programma dell’Unione europea che propone ai ragazzi e alle ragazze esperienze di volontariato nel contesto di iniziative volte a sostenere comunità gruppi di persone in Europa. È stato fondato con l’attuazione del Regolamento 2018/1475 del 2 ottobre 2018 ed in Italia è gestito dall’Agenzia Nazionale per i Giovani. Obiettivo del programma è promuovere l’inclusione sociale, incentivare la partecipazione dei più giovani. E sostenere le organizzazioni benefiche, contribuendo così a rafforzare la democrazia e l’unità in Europa. Si può prendere parte al Corpo europeo di solidarietà dall’età di 17 anni. Ma bisogna averne 18 per attivare un progetto, e non più di 30. Per partecipare è necessario registrarsi a Portale europeo dei giovani e attendere il processo di selezione.

Esempi di progetti di solidarietà

Per capire meglio il contenuto dei progetti di solidarietà finanziati dalla Commissione europea vediamo alcuni esempi.

  • Paranduskohvikun “repair café” in Estonia. L’obiettivo dell’iniziativa è aumentare la sensibilizzazione sugli impatti ambientali della società dei consumi. Le persone sono invitate a portare gli oggetti non funzionanti e a ripararli con l’aiuto di volontari.
  • The Room: teatro locale in Irlanda. Per contrastare l’esclusione sociale dei richiedenti asilo di Newbridge, nella contea di Kildare, è stato proposto un progetto teatrale che prevede la loro partecipazione.
  • Agricoltura biologica in Polonia. Il progetto “Sferyczny ogród badawczy” incoraggia i giovani a coltivare i propri prodotti biologici creando una piantagione innovativa con una serra sferica aperta alla partecipazione di tutti.
  • Recuperare una zona costiera in Italia. Scopo del progetto “Mare d’inverno” è recuperare una zona costiera naturale vicino a Trani e Barletta, creando percorsi per ciclisti e pedoni, ripulendo le spiagge e reimpiantando le specie arboree native.
Elisa Rosso

Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso Università di Torino, lavora da sempre nel non profit e nel sociale con un significativa esperienza nel settore raccolta fondi di grandi e piccole ONP (Amnesty International e NutriAid). Nell’autunno 2016 approda in Rete del Dono, dove si occupa di dare assistenza e consulenza alle ONP e alle Fondazioni per la promozione dei loro progetti e l'ottimizzazione delle campagne di raccolta fondi.

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