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Esistono diversi software in grado di creare contenuti basati sull’intelligenza artificiale, che si possono sfruttare per velocizzare il proprio lavoro e come supporto per nuovi spunti: ecco come funzionano e quali scegliere

I nuovi strumenti di intelligenza artificiale e machine learning possono rivelarsi molto utili per chi lavora con le parole e realizza contenuti per il web. Si possono infatti creare diversi contenuti con l’intelligenza artificiale, integrando l’utilizzo di questi software ai metodi tradizionali di ricerca e scrittura per un sito web, per un blog o per i social media. Parliamo di contenuti di alta qualità, non di una banalizzazione della scrittura. Semplicemente, l’AI può aiutarti a lavorare in modo più veloce.

È chiaro che la componente umana, nella sua unicità, resta insostituibile, anche se ormai la creazione di contenuti prodotta dall’intelligenza artificiale ha raggiunto dei livelli davvero raffinati. Tuttavia, se pensiamo alla quantità di contenuti che ad esempio un grande brand o un’organizzazione deve generare, si può scegliere di “delegare”, in modo consapevole, una parte di questa attività. O semplicemente per integrare alcune componenti e ottenere spunti. Vediamo dunque come utilizzare l’ intelligenza artificiale per generare contenuti.

Cosa possono fare i software di intelligenza artificiale per i contenuti

Software simili a Chat GPT, il più noto tra i programmi di intelligenza artificiale per creare contenuti basati sul linguaggio naturale, possono essere utilizzati per molteplici scopi. Di base, sono in grado di creare testi su qualsiasi argomento, ad esempio inventando storie o utilizzando dati per spiegare fatti e avvenimenti realmente accaduti. Possono aiutarti a creare un testo a partire da una parola chiave, a scrivere un post per i social media, a strutturare un’intervista, a produrre un testo per una canzone e molto altro ancora. Puoi creare un testo anche a partire da uno spunto grafico o da una immagine.

Questi programmi sono in grado di fornire risposte coerenti e originali, molto simili a quelle che darebbe un essere umano. Ormai, in molti casi non è così scontato distinguere i contenuti generati da un software AI da quelli  prodotti da una persona, al netto dello stile personale dei singoli individui che ovviamente non è replicabile. Chiaramente, questi strumenti devono essere utilizzati con criterio: la supervisione della produzione di contenuti deve restare appannaggio di una persona in carne e ossa.

Quali contenuti posso creare con l’intelligenza artificiale?

Nel content marketing, è importante alternare contenuti testuali a contenuti multimediali: video, immagini, foto, grafiche. Ebbene, anche se l’utilizzo prioritario dei software di intelligenza artificiale è legato alla produzione testuale – quindi articoli, blog post, post per social media, interviste, piani editoriali, testi divulgativi o creativi di ogni genere – questo tipo di programma può essere utilizzato anche per generare immagini o grafiche, ad esempio.

D’altronde, ne abbiamo già avuto la prova con la diffusione di immagini costruite ad hoc diffuse sui social media. Il concetto vale anche al contrario: un’immagine può anche essere usata come input per generare un testo. Si può anche tradurre un testo o convertire un audio in testo. Il raggio di azione dei programmi basati sull’intelligenza artificiale copre ormai quasi ogni categoria di contenuto.

Come si scrivono contenuti con intelligenza artificiale

Ogni programma ha la sua interfaccia e il suo procedimento, ma in sostanza il metodo è quasi sempre lo stesso. Si sceglie la tipologia di contenuto che si vuole produrre, ad esempio un articolo per un blog, e si “chiede” all’AI di procedere con la scrittura formulando una domanda o inserendo una parola chiave.

Questi software sono anche in grado di rilevare le parole chiave più efficaci e diffuse e naturalmente di redigere testi ottimizzati in ottica SEO. Spesso è anche possibile scegliere il tono di voce e lo stile di scrittura, nonché il punto di vista (in prima persona, in terza persona ecc). Oltre a scrivere contenuti, i software di AI possono anche aiutare nella ricerca delle parole chiave, nella gestione del calendario e del piano editoriale e a portare più traffico su un sito o una pagina web.

Software AI per scrivere contenuti

Chat GPT è stato momentaneamente vietato in Italia, ma a fine aprile 2023 è nuovamente tornato accessibile dopo l’adeguamento alla normativa europea in materia di privacy. Dunque, il programma più famoso di scrittura di contenuti basati sull’intelligenza artificiale si può tranquillamente utilizzare e il suo funzionamento è davvero intutivo. Esistono poi molte altre alternative. Vediamone alcune.

Narrato permette di creare contenuti e di gestire piani editoriali tramite un potente AI writer che elabora testi composti da diversi elementi (introduzioni, schemi, conclusioni), copy per annunci e siti web, schede per e-commerce, testi per e-mail e molto altro. Il tutto ottimizzato in ottica SEO. Narrato è dotato anche di uno strumento di immagini AI che genera immagini a partire da un testo.

Contents.com è un altro AI writer alimentato da GPT-4 (dunque molto veloce) che dispone di diversi template per la creazione di contenuti. Facile e intuitivo da usare, permette di effettuare traduzioni, di convertire audio in testo, di creare immagini, schede prodotto e ovviamente articoli e post per i social.

Quillbot è leggermente diverso, in quanto si configura più che altro come un assistente di scrittura basato sull’intelligenza artificiale che aiuta a parafrasare i contenuti. L’obiettivo è rendere un testo di partenza più d’impatto migliorando la fluidità della scrittura, il tono e lo stile in base al pubblico di destinazione.

Citiamo infine Murf (video e audio), Fotor (immagini), Sintesi (contenuti visivi). La scelta è molto ampia, il funzionamento dei diversi programmi è sempre molto accessibile e intuitivo: si tratta di trovare quello che risponde maggiormente alle proprie esigenze.

Google penalizza i contenuti generati dall’AI?

All’attuale stato di evoluzione dei software di intelligenza artificiale, possiamo affermare che questi contenuti non vengono penalizzati da Google. È Google stesso a chiarire che il suo criterio consiste nel premiare la qualità e l’originalità, indipendentemente da come quel contenuto sia stato generato. Quello che fanno i sistemi di ranking del motore di ricerca è verificare che quei contenuti non siano spam e che non siano creati con lo scopo di manipolare il ranking stesso. Se si tratta invece di contenuti utili, il problema non sussiste.

Contenuti intelligenza artificiale: vantaggi e svantaggi

Il principale vantaggio della scrittura tramite AI è indubitabilmente la rapidità: questi software sono in grado di scrivere un articolo originale e professionale in pochi minuti. L’intelligenza artificiale crea argomenti, titoli, descrizioni capaci di informare e di coinvolgere chi legge, e al contempo può suggerire argomenti e temi di attualità.

Lo svantaggio consiste nel fatto che il generatore di contenuti basato sull’intelligenza artificiale non potrà avere lo stile di scrittura che ha sempre avuto il curatore di un blog, per esempio. Pur essendo molto raffinato, non è – per fortuna – esattamente tale e quale a una persona. E talvolta si nota. Va quindi supervisionato e utilizzato con moderazione e intelligenza (umana!).

Aldo Lubrani

Laureato con lode in Relazioni Internazionali presso Università degli studi Roma Tre, Master in Europrogettazione presso Europa Business School di Bologna. Google Digital Training Certificate. Lavoro da anni nel settore Digital, Fundraising e Non Profit. Su Rete del Dono ricopro il ruolo di Project Manager nell'ambito Comunicazione, Digital e Personal Fundraising. Appassionato di viaggi, natura, pittura.

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