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La detrazione fiscale è un’agevolazione che lo Stato riconosce ai contribuenti: si tratta di una riduzione dell’importo relativo alle tasse da versare. Ecco come funziona e qual è il suo ruolo nell’ambito delle donazioni

In Italia, le donazioni a organizzazioni no profit e ad altri enti del Terzo settore possono beneficiare di una detrazione fiscale, al pari di molte altre spese di vario genere. La detrazione è disciplinata dalla normativa fiscale italiana e offre anche un incentivo per incoraggiare i cittadini a sostenere cause benefiche e attività socialmente utili. Ecco in che cosa consiste la detrazione e cosa sapere per usarla in modo efficace.

Che cosa si intende per detrazione fiscale?

La detrazione fiscale è, genericamente, una somma che si può sottrarre da una imposta per diminuirne l’ammontare. Mentre la deduzione si calcola sulla base imponibile, cioè sull’importo sul quale l’imposta viene calcolata, la detrazione si applica all’imposta stessa.

Le spese sostenute che si possono detrarre, in fase di dichiarazione dei redditi, sono molteplici:

  • spese scolastiche
  • spese relative all’affitto
  • interessi passivi sul mutuo
  • spese per la riqualificazione energetica il risparmio energetico
  • costi per le ristrutturazioni edilizie
  • spese mediche e veterinarie
  • detrazioni per i familiari a carico, solo per citare alcuni esempi.

E infine, per quanto ci interessa in questo ambito, usufruiscono delle detrazioni tutti coloro che effettuano una donazione.

Chi ha diritto alla detrazione fiscale?

La detrazione spetta a diverse categorie di contribuenti. Ecco alcune delle principali:

  • lavoratori dipendenti con un contratto di lavoro regolare (detrazione per i familiari a carico, detrazioni per le spese sanitarie e mediche, detrazioni per gli interessi passivi sui mutui, ecc.);
  • lavoratori autonomi (spese professionali, contributi previdenziali, spese per la formazione professionale, ecc.);
  • pensionati (anche in questo caso, ad esempio, per i familiari a carico e le spese mediche);
  • famiglie con figli a carico (in particolare per bonus bebè, bonus asilo nido, bonus famiglia, ecc.);
  • chi effettua donazioni a enti del Terzo settore e onlus riconosciute dallo Stato;
  • persone con disabilità (spese mediche, acquisto di ausili e apparecchiature, detrazioni per caregiver, ecc.);
  • contribuenti con spese mediche;
  • contribuenti con spese universitarie (tasse di iscrizione, libri di testo, alloggio, ecc.).

Quando si fa la detrazione fiscale?

La detrazione fiscale avviene durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, che deve essere presentata annualmente entro le scadenze stabilite dalla normativa fiscale in vigore. La data è compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno relativamente al quale viene presentata la dichiarazione.

Come funziona la detrazione fiscale esempio?

Supponiamo che Mario abbia effettuato una donazione di 500 euro a un’organizzazione riconosciuta nell’anno fiscale di riferimento. Nel caso delle donazioni a enti del Terzo settore in Italia, si può beneficiare di una detrazione del 30% sull’importo donato. Il calcolo della detrazione fiscale è il seguente: 500 euro (importo donato) x 30% (aliquota di detrazione) = 150 euro. In questo caso, la detrazione fiscale sarebbe di 150 euro. Quindi, grazie alla donazione effettuata, Mario potrà sottrarre 150 euro dall’imposta lorda dovuta, riducendo così il suo carico fiscale.

Come si effettua la detrazione fiscale delle donazioni

Per prima cosa, è bene ricordare che possono essere detratte le spese per le donazioni effettuate da una persona fisica o giuridica tramite una transazione tracciabile. Ciò significa che le donazioni devono essere fatte non in contanti, ma sempre e soltanto tramite  bonifico, carta di credito o debito, assegno bancario o altri sistemi di pagamento elettronico. È importante conservare le ricevute e la documentazione che attesti le donazioni effettuate. La documentazione dovrebbe includere i dati dell’ente beneficiario, l’importo donato e la data della donazione.

I limiti della detrazione

Il limite massimo di spesa di detrazione fiscale per le donazioni è pari a 30.000 euro annui per ogni contribuente. Questo significa che si può beneficiare della detrazione fiscale fino a un massimo di 30.000 euro di donazioni effettuate durante l’anno fiscale. La detrazione avviene nella misura del 30% dell’importo donato. Tale percentuale sale al 35% se l’ente beneficiario rientra nella categoria delle organizzazioni di volontariato.

Dichiarazione dei redditi

Nella dichiarazione dei redditi, è necessario indicare le donazioni effettuate e i relativi importi detraibili nella sezione dedicata alle detrazioni. Si possono specificare le donazioni nella dichiarazione dei redditi precompilata, compilando il Modello 730 o il Modello Unico.

  • Il Modello 730 è destinato ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno redditi da lavoro dipendente e altre tipologie di redditi assimilati.
  • Il Modello Unico è utilizzato da lavoratori autonomi, professionisti e contribuenti con redditi da lavoro autonomo.

Per non incorrere in errori, è sempre utile affidarsi alla competenza di un commercialista o di un addetto del caaf. Questo perché ci sono settori e caselle specifiche da riempire e non è sempre facile avere la situazione sotto controllo. Si tratta di un’operazione importante e delicata, poiché richiede la corretta compilazione dei dati, la presentazione di documentazione comprovante le spese sostenute e la conformità alle norme fiscali vigenti.

Quando conviene la detrazione?

Detrazione fiscale e deduzione sono alternative: bisogna scegliere tra l’una o l’altra. In questa scelta concorrono diverse variabili per le quali è sempre utile ricorrere al consiglio di un professionista. In linea di massima, tuttavia, possiamo affermare che, con un reddito non troppo alto (diciamo indicativamente sotto i 30mila euro) è spesso più conveniente la detrazione.

Detrazione per donazioni in natura

Si possono detrarre anche le spese relative a donazioni effettuate in natura. Spesso, questo tipo di donazione riguarda i beni immobili, ad esempio una casa lasciata in beneficenza. Per ottenere la detrazione, in questa circostanza occorre preparare un documento che contenga il valore del bene donato, oltre ai riferimenti dell’ente beneficiario. In caso tale valore superi i 30mila euro, è necessaria la perizia di un giurato.

Anna Maria Siccardi

Laureata in Fisica presso Università degli Studi di Torino. Imprenditrice attiva nel settore dell’innovazione digitale sin dal 1998, ha partecipato alla nascita e allo sviluppo di aziende web quali CHL, Bakeca, Seolab, Wickedin, Jojob. E’ membro del Comitato esecutivo del Club degli Investitori di Torino. Nel 2011 ha fondato Rete del Dono insieme a Valeria Vitali e da allora si occupa di trasformazione digitale del Terzo Settore.

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