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Sostenibilità

Sostenibilità sociale: cos’è e come praticarla in modo efficace

Di Febbraio 12, 2024No Comments4 min read

La sostenibilità sociale è una componente fondamentale di uno sviluppo sostenibile che tenga insieme ambiente, economia e società: ecco in che cosa consiste e come promuoverla   La sostenibilità sociale è una componente fondamentale dello sviluppo sostenibile. Forse meno nota e definita della sostenibilità ambientale, è ad essa intrinsecamente legata: non è possibile immaginare un concetto di sostenibilità che non tenga conto dei diritti umani, della parità di genere, della coesione sociale, della necessità di un lavoro dignitoso per tutti.  Non a caso, alcuni tra i più importanti dei 17 obiettivi dell’ Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile appartengono proprio a questa categoria. Vediamo di capire più a fondo cos è la sostenibilità sociale e come metterla in pratica.

Quali sono i tre tipi di sostenibilità?

Esistono tre tipi di sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. In questo articolo ci concentreremo sulla seconda, ricordando sempre che i tre aspetti sono inscindibili. Gli stessi obiettivi di sviluppo sostenibile riguardano aspetti economici, sociali ed ambientali. Come vedremo, la distinzione è spesso sottile, poiché una crescita economica responsabile e sostenibile può essere tale solo garantendo tanto la salvaguardia dell’ambiente, quanto le condizioni di benessere umano.   Infatti, quando parliamo di sostenibilità in termini generali  dobbiamo ricordare che ci riferiamo sempre alla presenza umana nel contesto ambientale: non è il Pianeta in sé che rischia di scomparire, perché la natura farà in ogni caso il suo corso; è la vita umana sul Pianeta ad essere a rischio, a causa dell’azione dell’uomo stesso. La sostenibilità ambientale è attuabile solo in compresenza di una radiata sostenibilità sociale (ed economica).   Purtroppo questo obiettivo è ancora molto lontano da raggiungere: secondo quanto riporta Oxfam, i cinque uomini più ricchi al mondo, dall’inizio della pandemia hanno almeno raddoppiato il proprio patrimonio, mentre la ricchezza aggregata dei 5 miliardi di persone più povere al mondo non ha mostrato alcun segnale di crescita.  

 

Sostenibilità sociale: significato

La sostenibilità sociale si riferisce a un approccio che mira a promuovere il benessere delle comunità nel lungo termine, preservando e migliorando la qualità della vita della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze. Questa definizione deriva dal Rapporto Brundtland, un documento pubblicato dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo nell’ormai lontano 1987. L’obiettivo dello sviluppo sostenibile è dunque creare un equilibrio armonioso tra gli aspetti economici, sociali e ambientali dello sviluppo, promuovendo una società equa, inclusiva e sostenibile nel lungo termine.   Osservando gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, notiamo che la sostenibilità sociale si traduce in alcune azioni specifiche:

  • sconfiggere la povertà in tutto il mondo;
  • garantire la sicurezza alimentare ed eliminare la fame nell’intero Pianeta;
  • debellare le malattie più diffuse garantendo un accesso globale a cure sanitarie adeguate;
  • garantire a tutti, e ovunque, l’accesso a percorsi d’istruzione e formazione adeguati.

Sono stati fatti dei passi avanti innegabili e importanti in queste direzioni, ma la strada è ancora molto lunga. Ad oggi 800 milioni di persone sopravvivono in condizioni di povertà estrema; fame e denutrizione sono tutt’altro che un ricordo lontano. A fronte di un progressivo esaurimento delle risorse della Terra l’unica strada percorribile è quella di trovare nuovi modelli di produzione, ai quali deve seguire un’equa distribuzione. Ed ecco che ancora una volta ambiente, economia e società procedono di pari passo.  

 

Come promuovere la sostenibilità sociale?

Vediamo alcuni elementi cruciali coinvolti nel concetto di sostenibilità sociale e le azioni da mettere in pratica per incentivarla:

  • promuovere un ambiente in cui tutti gli individui abbiano accesso a pari opportunità e risorse: istruzione, cure, casa, lavoro dignitoso;
  • fare in modo che nessuno venga discriminato per alcuna ragione (sesso, orientamento sessuale, politico, religioso, provenienza geografica ecc);
  • assicurare che tutti i membri della società abbiano accesso alla giustizia e che i diritti umani siano rispettati;
  • coinvolgere attivamente la comunità nelle decisioni che influenzano le vite dei suoi membri, incoraggiando la democrazia partecipativa;
  • preservare e promuovere la diversità culturale e la ricchezza delle identità;
  • garantire un ambiente che supporti la salute fisica e mentale delle persone:
  • fare in modo che le imprese adottino politiche etiche, rispettino i diritti dei lavoratori e si attivino per la riduzione dell’impatto ambientale delle loro attività;
  • investire in iniziative e progetti che promuovono la sostenibilità sociale.

Chiaramente, queste pratiche rispecchiano obiettivi che possono perseguire principalmente gli enti pubblici, le amministrazioni a livello locale e nazionale (oltre che internazionale). Un ruolo importantissimo è giocato dalle aziende del settore privato, che oltre al proprio impatto ambientale stanno iniziando ad occuparsi seriamente anche di politiche attive in ambito sociale: da una parte, realizzando progetti in grado di migliorare la vita della comunità del territorio in cui si trovano; dall’altra, garantendo al proprio interno i principi della sostenibilità sociale.

 

Scopri i progetti di Rete del Dono

 

Nel proprio percorso personale è comunque possibile declinare gli obiettivi di sostenibilità sociale offrendo il proprio contributo ogni qualvolta se ne presenti l’occasione: in famiglia, nel lavoro, nella società. È importante promuovere anche all’interno del proprio nucleo familiare e delle proprie relazioni comportamenti socialmente sostenibili, che puntino concretamente ad eliminare ogni tipo di disuguaglianza. Al contempo è altrettanto importante segnalare aspetti e comportamenti opposti a questi principi.

Elisa Rosso

Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso Università di Torino, lavora da sempre nel non profit e nel sociale con un significativa esperienza nel settore raccolta fondi di grandi e piccole ONP (Amnesty International e NutriAid). Nell’autunno 2016 approda in Rete del Dono, dove si occupa di dare assistenza e consulenza alle ONP e alle Fondazioni per la promozione dei loro progetti e l'ottimizzazione delle campagne di raccolta fondi.

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