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Crowdfunding

Cooperative Sociali: raccogliere fondi per l’inclusione lavorativa

Di Luglio 27, 2023No Comments3 min read

Nel Terzo Settore, le Cooperative Sociali ricoprono il ruolo fondamentale di agire sui bisogni di persone e territori in modo proattivo e spesso innovativo: la risposta alle fragilità non è diretta e assistenziale, ma parte dalle risorse di ciascuno per generare lavoro e inclusione sociale. Ecco due campagne che fanno leva proprio su questo approccio.

Dolci come il miele

Una nuova linea di produzione per favorire ancora di più l’occupazione di giovani ragazzi e ragazze con disabilità. Questo l’obiettivo di Beefrolla, iniziativa della cooperativa sociale Frolla Microbiscottificio di Osimo (AN) che, in collaborazione con l’azienda agricola Giorgio Poeta, vuole iniziare un progetto di apicoltura. “Installeremo delle arnie all’interno dell’apiario dell’azienda agricola, così i nostri ragazzi potranno sperimentare le fasi produttive del miele sotto la guida di un esperto” spiega il Presidente Jacopo Corona. “Il miele che produrremo diverrà un nuovo ingrediente per il nostro biscottificio, ma è anche possibile preordinarlo in vasetto per sostenere il progetto”.

Nati con il crowdfunding

Frolla non è nuova ad iniziative del genere. “Siamo nati nel 2018 proprio grazie ad una campagna di crowdfunding. Abbiamo fatto affidamento sui nostri donatori anche per l’acquisto di un furgoncino per vendere i nostri prodotti nelle piazze e per aprire il reparto cioccolateria. Oggi gestiamo anche un bar e un e-commerce e abbiamo 21 giovani con disabilità inseriti professionalmente”. È la prima volta che usano Rete del Dono: “Ci hanno supportati passo passo e l’apertura della pagina è stata rapidissima, cosa che in questo periodo estivo è fondamentale per non perdere l’attenzione delle persone”.

Un’impresa collettiva

I lavoratori e le loro famiglie, i clienti affezionati e i sostenitori: attorno a Frolla ruotano tante persone, che sono pronte ogni volta ad attivarsi nella raccolta. “Parliamo sempre al plurale perché ci sentiamo davvero un’impresa collettiva, dove fare rete è fondamentale. In fase di prelancio abbiamo chiesto pareri, via email e WhatsApp, sul progetto e ora ci muoveremo sui social e attraverso le testate giornalistiche regionali. L’obiettivo è anche quello di ampliare il nostro database e farci conoscere da sempre più persone”.

Un orto giardino per tutti

Creare un luogo inclusivo, accessibile e sostenibile è invece il sogno della Cooperativa Tum Sò.“In Bolognese Tum sò significa ‘prendimi su’ ed è ciò che vogliamo fare, con il nostro OrtoGiardino degli Angeli, nei confronti di tante persone in cerca della propria strada, più o meno svantaggiate” racconta la Responsabile Claudia Conti. “Sarà uno spazio di orientamento lavorativo in cui sperimentare l’agricoltura sociale e preservare la biodiversità, ma si aprirà anche ad enti non profit e scuole del territorio per attività socio educative”.

Coltivare il futuro

L’area agricola di concezione innovativa sorgerà all’interno del Camping Le Querce, gestito dal 2017 dalla cooperativa. “Vogliamo favorire anche un turismo consapevole e sostenibile. I nostri ospiti scopriranno un sistema senza sprechi che al centro avrà il recupero delle acque piovane e grigie grazie a un biolaghetto e una ristorazione a km 0 favorita proprio dalla coltivazione in loco di piante aromatiche, officinali e orticole”.

La primissima raccolta fondi

Proprio l’ampia e consolidata platea di frequentatori del campeggio sono i primi destinatari di questa campagna. “Li stiamo sollecitando tramite Newsletter e WhatsApp, e raccontiamo il progetto a ogni nuovo ospite. Abbiamo conosciuto Rete del Dono grazie alla nostra consulente in fundraising ed è la prima volta che ci lanciamo in una raccolta fondi. Ogni volta che arriva una notifica di donazione è un’emozione, ma è una sorpresa soprattutto aver superato l’imbarazzo del chiedere. Lo abbiamo fatto proprio leggendo un messaggio di un donatore, che ha scritto ‘La ricchezza più grande non è il ricevere ma il donare’”.

Elisa Rosso

Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso Università di Torino, lavora da sempre nel non profit e nel sociale con un significativa esperienza nel settore raccolta fondi di grandi e piccole ONP (Amnesty International e NutriAid). Nell’autunno 2016 approda in Rete del Dono, dove si occupa di dare assistenza e consulenza alle ONP e alle Fondazioni per la promozione dei loro progetti e l'ottimizzazione delle campagne di raccolta fondi.

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