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Milioni di minori in Italia e nel mondo soffrono la fame e non hanno accesso a sanità e istruzione. Numerose organizzazioni lavorano per garantire loro un futuro migliore: ecco come fare per sostenerle, contribuendo ad aiutare i bambini poveri

Purtroppo il numero di bambini poveri continua a crescere in tutto il mondo, anche a causa dell’impatto della pandemia. In base ai dati di Unicef, nel mondo 663 milioni di bambini vivono in povertà: parliamo di quasi un minore su tre. Oltre la metà di essi, affronta condizioni di povertà estrema, in quanto sopravvive con meno di 1,90 dollari al giorno. La povertà affligge tutte le persone, ma per i bambini gli effetti si aggravano, oltre ad esserne maggiormente soggetti. I bambini che vivono in povertà non solo rischiano di non poter mangiare ogni giorno, ma sono privati degli strumenti essenziali per avere un futuro migliore: igiene, sanità, alloggio, istruzione. Le cause della povertà sono molteplici: violenze, crisi umanitarie, conflitti prolungati, malattie e cambiamenti climatici aggravano le condizioni di disuguaglianza già esistenti. Ecco cosa si può fare per rendere migliore la vita dei bambini poveri.

Quanti sono i bambini poveri in Italia?

In Italia vivono 10 milioni di minori, 1,3 milioni dei quali vive in condizioni di povertà assoluta (Istat). Questa cifra è triplicata negli ultimi 10 anni. Al contempo calano le nascite, diminuiscono gli investimenti per la scuola e aumenta la dispersione scolastica. Le condizioni di povertà assoluta si presentano con più frequenza al Sud e nelle aree metropolitane, ma negli ultimi anni si è registrato un peggioramento anche nei piccoli comuni. La povertà assoluta colpisce l’8,6% delle famiglie con minori con cittadinanza italiana e il 28,6% delle famiglie straniere con minori.

Cosa si fa per aiutare i bambini poveri?

Per aiutare i bambini poveri nel mondo e in Italia si può agire in diversi modi. Le strada delle donazioni rappresenta uno dei più sicuri per offrire un sostegno concreto, appoggiandosi a onlus e associazioni per bambini poveri e in condizioni di difficoltà. È possibile effettuare una donazione online direttamente tramite i siti web delle organizzazioni oppure scegliendo di sostenere una campagna di crowdfunding attraverso un portale dedicato. In questo modo si ha la certezza di devolvere il proprio contributo ad una realtà affidabile e con un obiettivo concreto. Ad esempio, tra le sue molteplici attività, Unicef sta raccogliendo fondi per garantire  kit di primo soccorso, kit medici, medicinali e coperte ai bambini ucraini. La Milano Marathon permette invece di sostenere i bambini delle baraccopoli di Nairobi, dove i basilari diritti umani non sono garantiti.

Quali azioni si possono intraprendere per diminuire la povertà?

Un altro modo per aiutare i bambini poveri in modo concreto consiste nell’attivarsi per compiere azioni dirette sul proprio territorio. Come abbiamo visto, infatti, purtroppo non c’è bisogno di andare lontano per incontrare un bambino che vive in condizioni di povertà. Tramite il volontariato è possibile donare il proprio tempo alle realtà che operano sul territorio per aiutare famiglie e bambini che soffrono la fame o che non hanno accesso ai servizi. Fortunatamente in Italia esiste una fitta rete di associazioni che lavorano a tutto campo per rendere migliore la vita dei bambini. Oltre ad attivarsi personalmente, si può anche incoraggiare l’azienda per la quale si lavora ad intraprendere iniziative di volontariato d’impresa.

Qual è il modo migliore per aiutare le persone povere nei Paesi in via di sviluppo?

Oltre alle donazioni, per aiutare le persone povere di tutto il mondo si può scegliere di adottare un bambino a distanza. Un’esperienza di grande valore che permette di garantire cibo, cure e istruzione a un bambino di un Paese in via di sviluppo, entrando in contatto con la sua famiglia tramite una delle organizzazioni che curano queste iniziative. In questo modo sarà possibile contribuire a costruire un futuro migliore per un bambino e seguirlo, a distanza, nelle fasi della sua crescita. Un altro modo per aiutare i bambini poveri consiste nel donare il 5 per mille ad un’associazione che opera per la tutela dei bambini meno fortunati in Italia e all’estero. Alla quale, infine, si può anche scegliere di destinare i propri beni con lo strumento del lascito testamentario.

Anna Archetti

Laureata in Lettere Moderne presso Università Cattolica di Milano, incontra il Non Profit fin dalla sua prima esperienza professionale presso un’agenzia specializzata in comunicazione, organizzazione di eventi e raccolta fondi per il settore, occupandosi principalmente di eventi sportivi solidali. Dal 2014 approda nel team di Rete del Dono come Project Manager di campagne di crowdfunding e personal fundraising per il settore culturale o collegate ad eventi.

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