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Le immagini pubblicate sul social network possono fare la differenza e dare un nuovo slancio alla propria attività di fundraising: ecco come rendere vincente una raccolta fondi su Instagram

Avviare una raccolta fondi su Instagram è un buon modo per ampliare la propria platea di donatori e rendere una raccolta fondi personale davvero efficace. I social network sono sempre più importanti per le cause personali. Permettono di presentare il proprio progetto in modo semplice e intuitivo e facilitano l’interazione fra promotori e destinatari. Instagram, in particolare, è un canale in forte ascesa. In Italia conta 25,6 milioni di utenti, la maggior parte dei quali ha meno di 35 anni. Per dare slancio alla propria campagna di fundraising è necessario quindi valorizzare le sue potenzialità, sfruttandone i meccanismi per ottenere la maggiore visibilità possibile. Ecco come.

Impostare il profilo pubblico su Instagram

Su Instagram si può scegliere di mostrare le proprie foto a tutti (profilo aperto) oppure solo ai propri follower. È vero che il digital fundraising ha più appiglio nella propria rete di contatti online, ma allargare il network è fondamentale per una campagna di successo. Per creare una raccolta fondi optate per un profilo aperto e avrete più possibilità di coinvolgere donatori.

Scegliere l’hashtag giusto

Gli hashtag di Instagram sono aggregatori tematici, “etichette” che servono a raggruppare post dedicati allo stesso argomento. Può essere utile scegliere i più popolari fra quelli pertinenti alla propria raccolta. Digitando un hashtag, Instagram segnala il numero di post in cui questo è già stato inserito, fornendo così un’indicazione sulla popolarità.

Puntare sulle immagini

Instagram, più di altri social network, privilegia le immagini rispetto al testo. Una foto è obbligatoria in ogni post, mentre le didascalie possono essere molto brevi e spesso non contengono nient’altro che hashtag. Sono molto apprezzate le Storie, foto o video molto brevi che spariscono dopo 24 ore. In questi post bisogna essere brillanti, senza troppi giri di parole. Sfondi luminosi, pochi concetti chiari e messaggi positivi.

Inserire una call to action nella raccolta fondi Instagram

Molte delle persone che vedranno il vostro video potrebbero farlo in maniera totalmente decontestualizzata, senza sapere chi voi siate o cosa state promuovendo. Nei video, non dimenticate la call to action, ovvero l’invito a donare per la vostra causa, unito alla motivazione per la quale volete raccogliere fondi.

Collocare il link nella bio del profilo Instagram

È importante inserire sempre un link che rimandi alla pagina di presentazione della campagna. Tuttavia, Instagram non permette di collocare dei collegamenti nelle didascalie dei post. Un ostacolo che si può aggirare inserendo il link nella biografia, ovvero sotto l’immagine principale del profilo.

Utilizzare un linguaggio informale

Gli utenti di Instagram sono in gran parte giovani: il 59% degli iscritti in Italia ha meno di 35 anni e il 20% fra 19 e 24. La crescita si nota anche tra le fasce più adulte della popolazione , ma per ora resta la differenza con altri social, come Facebook. La pianificazione di una campagna su Instagram deve tenere conto di questa specifica, prevedendo un linguaggio adeguato al target di riferimento: siate “leggeri” e informali.

Ampliare la community

Se state promuovendo su Instagram una raccolta legata a organizzazioni no profit, non dimenticate di interagire con i profili dell’associazione o degli altri fundraiser impegnati in attività analoghe. Tag, like e re-post contribuiscono alla costruzione di una community sempre più solida.

Ringraziare i donatori

Le Storie di Instagram sono lo strumento perfetto per i ringraziamenti personalizzati: bastano pochi secondi di video per salutare (e taggare) chi ha voluto fare una donazione. In questo modo aumenta l’interazione anche con gli altri utenti della piattaforma. Il donatore riceve una gratifica che potrebbe condividere o voler mostrare a quante più persone possibile. 

Fornire un feedback

È importante mantenere aggiornato il dato relativo alle donazioni, per far sentire chi ha già partecipato come membro di una squadra che lotta per un obiettivo e invogliare chi ancora non lo ha fatto a entrarci. Aggiornate la percentuale delle donazioni offerte, indicando anche le somme corrisposte da ciascuno: ricordate di riportare questi dati di tanto in tanto, magari con un grafico.

Aldo Lubrani

Laureato con lode in Relazioni Internazionali presso Università degli studi Roma Tre, Master in Europrogettazione presso Europa Business School di Bologna. Google Digital Training Certificate. Lavoro da anni nel settore Digital, Fundraising e Non Profit. Su Rete del Dono ricopro il ruolo di Project Manager nell'ambito Comunicazione, Digital e Personal Fundraising. Appassionato di viaggi, natura, pittura.

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