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Perché una campagna di crowdfunding o una raccolta fondi vadano a buon fine, occorre trovare la giusta strategia per coinvolgere le persone. Ecco come chiedere donazioni nel modo giusto

Chiedere donazioni non è sempre facile. Oggi gli strumenti a disposizione per organizzare una raccolta fondi sono molteplici e accessibili. Soprattutto grazie alle tante opportunità offerte dal web. Tuttavia, quando finalmente si condivide la campagna, può essere difficile trovare il modo giusto per chiedere alle persone – vicine e lontane – di donare. La richiesta deve essere posta con attenzione, fornendo molte informazioni ma evitando l’insistenza così come la formalità. Occorre trovare un buon equilibrio e non avere paura di fallire: qualche no è del tutto fisiologico. Vediamo dunque come chiedere donazioni in modo efficace, quali trucchi utilizzare e quali sono gli errori da non fare.

Quando chiedere di donare

Esistono dei momenti ben precisi per le richieste di donazione. Prima di iniziare, avrete naturalmente predisposto la vostra campagna nei dettagli. Non fatevi prendere dall’ansia di ricevere donazioni ancor prima di aver definito tutti gli aspetti e di aver preparato il materiale informativo. Potrebbe essere davvero controproducente. Ciò fatto, la prima richiesta, in una campagna di crowdfunding, avviene nella cerchia più ristretta di amici e familiari. La campagna sarà già pubblicata, ma non la avrete ancora diffusa. Grazie alle donazioni di amici e conoscenti costruirete quella base fondamentale a spingere altre persone a donare.

Il secondo step è la richiesta ad ampio raggio. Non abbiate paura di sfruttare tutti i canali a disposizione: sito web, social network, stampa locale, organizzazione di eventi sul territorio, passaparola, gruppi Whatsapp. Non spaventatevi se dopo un successo iniziale si approda ad un periodo di calma piatta. È normale. Tornate a questo punto a chiedere di donare a coloro che, tra i vostri e amici e conoscenti, non hanno ancora preso parte alla raccolta fondi. Non abbiate paura di essere insistenti: una seconda sollecitazione è senza dubbio accettabile, anche perché qualcuno potrebbe essersi semplicemente dimenticato.

Come scrivere una lettera per chiedere una donazione?

Se volete ricorrere alla forma scritta per chiedere una donazione – solitamente via email – dovete curare la forma senza però essere eccessivamente formali. Fondamentale è raccontare la vostra storia. Spiegate chi siete e perché per voi questa causa è importante. Fornite informazioni sul contesto, sulla modalità di raccolta fondi e infine arrivate ai dettagli pratici, come i metodi di pagamento. Inserite un link alla pagina della campagna e rendetevi disponibili per ogni ulteriore informazione. Attenzione a bilanciare esaustività e sintesi: una lettera troppo lunga scoraggerà il lettore al primo sguardo.

Personalizzare il messaggio

Sia che stiate scrivendo, sia che vi stiate rivolgendo a parole ad un potenziale donatore, fate sempre attenzione a chi vi trovate davanti. Cercate di capire – se non lo sapete già – quali sono i suoi principali interessi, quale l’ambito in cui vive e che frequenta abitualmente. Ma non solo: a seconda dell’età o della professione scegliete il tono giusto, più o meno formale. Cercate di stimolare e di creare empatia: le persone si accorgono se vi state rivolgendo davvero a loro o se state ripetendo a memoria delle “frasi fatte”.

Come convincere le persone a fare una donazione?

Le strategie per portare una persona a donare sono diverse. Una delle più efficaci consiste nel trasmettere un senso di urgenza e nel mettere al corrente il potenziale donatore di che cosa accadrebbe se nessuno donasse. Lo sanno bene i pubblicitari e coloro che lavorano nel marketing: l’urgenza è l’acceleratore dell’azione. Pensate a quando acquistate un prodotto online o prenotate la stanza di un albergo: chissà perché, è sempre l’ultima possibilità, o il prodotto sta proprio per finire in quel momento. Certo, se parliamo di una buona causa il piano sul quale porre il discorso è ben diverso. Tuttavia, non è scorretto spiegare che un intervento è davvero urgente, altrimenti potrebbe essere troppo tardi.

Come chiedere donazioni: fiducia e positività

Attenzione: trasmettere il senso d’urgenza non significa scadere nel dramma. Le persone si sentono a disagio di fronte a scenari drammatici più grandi di loro. Evitate assolutamente di generare sensi di colpa e volgete il messaggio sempre al positivo. Spiegate quante cose importanti è possibile realizzare anche grazie ad un piccolo contributo. E se ricevete un no, mantenete sempre una porta aperta. Date fiducia alle persone: magari ci ripenseranno. Ricordate che chiedere donazioni rappresenta l’inizio di un rapporto che potrebbe, in qualche caso, anche proseguire nel tempo.

Coinvolgimento e riscontri

La richiesta di una donazione non deve mai concludersi una volta ottenuto ciò che si desiderava. Altrimenti le persone potrebbero avere la sensazione di essere state “usate”. Promette, sin dal principio, o una piccola ricompensa, oppure un feedback sull’andamento della campagna. Fate in modo che il potenziale donatore sappia che, donando, entrerà a far parte di una comunità. Il suo non sarà soltanto un gesto isolato. E poi naturalmente tenete fede a quanto promesso mantenendo attivi i contatti e ringraziando ogni singola persona che ha contribuito o che intende farlo.

Come chiedere donazioni senza fare errori

Pur sapendo che riceverete alcuni rifiuti, fate attenzione a non compiere alcuni errori per limitare questo rischio e aumentare la possibilità di ottenere dei riscontri positivi. Ecco che cosa dovete ricordarvi di evitare.

  1. Vaghezza: impossibile pensare di ottenere un sì senza una spiegazione chiara e dettagliata della vostra campagna e delle modalità di pagamento.
  2. Mancanza di materiali: non fatevi trovare impreparati, predisponete sempre in anticipo materiali scritti e fotografici di approfondimento, collegamenti e contatti.
  3. Paura di un rifiuto: la paura si sente, e sembrerete al vostro interlocutore poco convinti di ciò che state proponendo. Se non ci credete voi, perché qualcun altro dovrebbe crederci?
  4. Formalità: preferite sempre un tono caldo, diretto e genuino. Le persone apprezzano sempre l’autenticità.
  5. Eccessiva insistenza: essere diretti non vuol dire essere invadenti. Lasciate alla persona che avete davanti l’opportunità di interessarsi senza “obbligarla”.
Anna Maria Siccardi

Laureata in Fisica presso Università degli Studi di Torino. Imprenditrice attiva nel settore dell’innovazione digitale sin dal 1998, ha partecipato alla nascita e allo sviluppo di aziende web quali CHL, Bakeca, Seolab, Wickedin, Jojob. E’ membro del Comitato esecutivo del Club degli Investitori di Torino. Nel 2011 ha fondato Rete del Dono insieme a Valeria Vitali e da allora si occupa di trasformazione digitale del Terzo Settore.

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