Organizzare eventi di beneficenza è un ottimo modo per raccogliere fondi e farsi conoscere ad un ampio numero di persone attive e partecipi sul proprio territorio di riferimento: ecco cosa fare e non fare per realizzare un evento vincente nel 2025
Organizzare eventi di beneficenza per raccogliere fondi è un metodo che può essere utilizzato da associazioni e organizzazioni grandi e piccole. Anzi, il più delle volte organizzare un evento di beneficenza in una realtà circoscritta, come in un paese, o in un quartiere cittadino, si rivela una scelta vincente, grazie alla forza dei legami di prossimità. Organizzare un evento può essere determinante per raggiungere l’obiettivo che ci si è prefissati nell’ambito di una campagna di crowdfunding oppure per sostenere, in generale, le attività di una associazione. Non deve essere per forza l’unica strada da percorrere: il bello della raccolta fondi è che i metodi si possono sommare e potenziare a vicenda. Vediamo quindi come organizzare un evento di raccolta fondi e alcuni eventi beneficenza davvero efficaci.
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Cosa si può fare per la beneficenza?
Cos’è un evento benefico? Un evento benefico è un’attività organizzata con lo scopo di raccogliere fondi o sensibilizzare su una causa sociale. Questi eventi possono variare in base alla natura dell’iniziativa, ma il loro obiettivo comune è quello di supportare una causa importante, che si tratti di aiutare persone in difficoltà, proteggere l’ambiente o sostenere progetti educativi e culturali. Le forme di eventi benefici più comuni includono cene, aste, concerti, corse e vendite di beneficenza. Nel 2025, gli eventi di beneficenza stanno evolvendo, incorporando sempre più tecnologie digitali come live streaming e piattaforme di crowdfunding, permettendo di raccogliere fondi in modo più accessibile e globale.
Come si organizza un evento di beneficenza?
L’organizzazione di un evento di beneficenza può essere anche abbastanza complesso, anche se il grado di difficoltà varia in base a tanti elementi. In ogni caso, anche se si parte dal piccolo, è bene pianificare tutto in anticipo, disegnando una vera e propria strategia: affinché sia davvero efficace, ogni evento va gestito con professionalità lasciando poco spazio all’improvvisazione. Ecco alcuni degli aspetti da cui partire e di cui tenere conto ad esempio per organizzare una cena di beneficenza (o qualunque altra attività):
- stabilire chiaramente l’obiettivo che si desidera raggiungere e trovare il modo giusto di comunicarlo al pubblico da coinvolgere, con chiarezza e trasparenza: le persone sono più propense a partecipare, a mettersi in gioco in prima persona e a donare se visualizzano concretamente il motivo per cui lo stanno facendo;
- valutare attentamente le risorse economiche, gestionali, logistiche necessarie all’organizzazione dell’evento: quanto costa ogni singola attività proposta, quanti volontari è necessario impiegare, quanto tempo occorre per allestire le strutture, quali strumentazioni sono richieste, dove le posso trovare, e così via;
- qual è il target o quali sono i target ai quali l’evento si rivolge e quali sono gli strumenti che posso mettere in campo per raggiungerli. A questo proposito, un evento di beneficenza è anche un ottimo modo per entrare in contatto con potenziali donatori, per attivare e intessere relazioni che potrebbero rivelarsi fruttuose anche per il futuro dell’associazione.
Costi e benefici degli eventi di beneficenza
In base a questa analisi, che va condotta attentamente, numeri alla mano, considerate il rapporto tra costi e benefici ed eventualmente rimodellate l’idea di partenza in base a tali considerazioni. Un evento di beneficenza è spesso molto efficace ma al contempo può anche essere molto costoso in termini economici e di investimento di tempo e risorse, specialmente per le realtà più piccole. A questo proposito, potreste anche valutare una sponsorizzazione da parte di un’azienda del territorio.
Evento di beneficenza: esempio
Concerti, spettacoli teatrali, biglietti della lotteria, pesca di beneficenza, sagre di paese, serate danzanti, cene collettive… quando si tratta di organizzare una iniziativa di raccolta fondi le possibilità sono davvero moltissime: partite da un briefing collettivo e lasciate ampio spazio alla creatività e alla fantasia, almeno in fase iniziale. Vediamo ora alcuni esempi di eventi di beneficenza, in modo da offrire qualche idea di partenza:
- aste benefiche dove le persone possono fare offerte per oggetti donati;
- passeggiate tematiche, maratone o corse di beneficenza;
- cene di gala benefiche con biglietti a pagamento, magari con il coinvolgimento di chef e ristoranti rinomati del proprio territorio;
- concerti di beneficenza;
- tombole e bingo;
- giochi di squadra, orienteering e sfide all’aria aperta;
- concorsi di talenti locali;
- sagre e fiere che coinvolgono venditori del territorio o aziende locali che devolvono parte dei loro profitti;
- laboratori e corsi a pagamento su argomenti popolari o curiosi, magari legati al recupero delle tradizioni locali o alla valorizzazione dell’ambiente (cucina, tessitura, disegno, costruzione di oggetti con materiali di recupero…);
- partite di calcio, basket o altri sport, con i ricavi destinati a cause umanitarie.
Sicuramente in base alle caratteristiche della vostra organizzazione e del territorio in cui vivete troverete le idee più adatte, magari anche mescolando alcuni di questi spunti tra loro.
Organizzazione evento di beneficenza 2025
Vediamo ora qualche esempio utile per organizzare un evento innovativo, ricordando che spesso la strada vincente consiste nell’unire diverse tipologie.
- Asta di beneficenza online: utilizzando piattaforme di aste online, le organizzazioni possono ospitare eventi in cui gli utenti partecipano da remoto. Ad esempio, un’asta online di arte digitale (NFT) per raccogliere fondi per cause ambientali.
- Eventi di raccolta fondi virtuali tramite streaming live: concerti, spettacoli teatrali o eventi sportivi live, trasmessi in streaming, possono essere organizzati con biglietti digitali. Parte dei proventi della vendita dei biglietti viene destinata alla beneficenza e possono anche essere previste donazioni in tempo reale tramite app e piattaforme di pagamento mobile.
- Maratona virtuale di beneficenza con gamification: una corsa o camminata virtuale, dove i partecipanti si iscrivono e completano la sfida a distanza utilizzando app dedicate.
- Cene di beneficenza 2.0 con esperienze gastronomiche virtuali: eventi gastronomici virtuali dove i partecipanti si riuniscono in video conferenza. Uno chef potrebbe preparare il menù live, e i partecipanti acquistare il kit con gli ingredienti per ricreare la cena a casa, contribuendo a una causa sociale tramite il biglietto di partecipazione.
Il bello di queste proposte virtuali è che il pubblico può essere potenzialmente illimitato.
Eventi di beneficenza: consigli e dettagli da non dimenticare
Può darsi che non tutto fili come previsto, ma questo non è importante: tenete a mente quanto accaduto, vi tornerà molto utile in futuro. Per il momento, non dimenticate di:
- costituire un comitato organizzativo all’interno della vostra associazione, una squadra dedicata in cui ciascuno ha un ruolo preciso;
- prevedere un piano b in caso di imprevisti (pioggia, un evento che salta, scarsa partecipazione…);
- raccogliere i contatti dei partecipanti;
- assicurarsi di avere opzioni di pagamento semplici e sicure (es. PayPal, carte di credito, bonifici bancari, app di donazione);
- assicurarsi di avere attrezzature di qualità: microfoni, luci e connessione internet stabile in caso di eventi digitali;
- verificare di avere tutte le autorizzazioni legali necessarie per organizzare l’evento;
- se possibile, rendere l’evento sostenibile, ad esempio riducendo l’uso di plastica;
- lasciare ai partecipanti un ricordo della giornata (un piccolo gadget, una pergamena, una foto…) e soprattutto ringraziarli e aggiornarli sull’esito della raccolta fondi e sugli sviluppi futuri;
- stringere partnership con altri soggetti che operano sul territorio: associazioni, privati, comitati cittadini, enti pubblici;
- chiedere i partecipanti un feedback relativo all’organizzazione: si può sempre migliorare.