La donazione si può dedurre oppure detrarre dalle tasse: un beneficio fiscale che costituisce un ulteriore incentivo a donare. Ecco come funziona e quale procedura seguire
Sciogliamo subito questo dubbio: sì, la donazione si può detrarre dalle tasse. Le donazioni a enti benefici possono anche portare vantaggi fiscali: una ragione in più per donare subito. In caso di donazione, potrete ottenere la detrazione oppure la deduzione in fase di dichiarazione dei redditi. L’atto di donazione si può sempre detrarre o dedurre, indipendentemente dal modo in cui viene effettuato: tramite un portale di crowdfunding, direttamente dai siti web di associazioni o organizzazioni. Una sola regola vige sempre: la donazione deve essere effettuata tramite pagamento elettronico, dunque non in contanti.
Come avviene la detrazione fiscale dalle tasse
Una detrazione fiscale è un beneficio offerto dal governo che consente ai contribuenti di ridurre l’imponibile delle loro tasse. Alcune spese, come quelle mediche, per l’istruzione, per interventi di ristrutturazione edilizia, per risparmio energetico, donazioni a organizzazioni non profit, e polizze vita e infortuni, sono detraibili secondo la normativa fiscale italiana. Le donazioni a enti benefici rientrano dunque tra le realtà che possono ottenere la detrazione fiscale. Ciò significa che potete sottrarre una parte dell’importo donato dal vostro reddito imponibile, riducendo così l’ammontare delle tasse da pagare. Per ottenere la detrazione, bisogna dichiarare le spese sostenute nel Modello 730 o nel Modello Redditi PF (persone fisiche). Le spese vanno documentate, conservando scontrini, fatture o ricevute. Per l’anno in corso, le donazioni effettuate nel 2024 andranno indicate nel Modello 730/2025 o nel Modello Redditi PF 2025, come previsto dalla normativa fiscale vigente.
Sgravi fiscali per donazioni
L’introduzione della Riforma del Terzo settore ha fatto sì che in fase di compilazione del 730 si possa sempre chiedere la deduzione o detrazione per le donazioni. Per ottenere l’agevolazione fiscale, la donazione deve rispettare determinati requisiti. In primo luogo l’ente beneficiario deve essere riconosciuto dallo Stato, come le ONLUS, le associazioni di promozione sociale e le fondazioni. A seguito della Riforma del Terzo Settore, molte ONLUS stanno completando il processo di trasformazione in Enti del Terzo Settore (ETS) e vengono gradualmente trasferite nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Inoltre, la donazione deve essere tracciabile, quindi effettuata con strumenti come bonifici, carte di credito, assegni bancari, ecc. I pagamenti in contanti non sono ammessi. Conservate quindi le ricevute dei pagamenti e portatele al momento della dichiarazione dei redditi.
Quali tipi di donazioni si possono detrarre dalle tasse
Molte donazioni sono deducibili dalle tasse, ma non tutte. Per ottenere la detrazione fiscale, è necessario donare a un ente riconosciuto dal governo e registrato. È importante verificare la qualifica del destinatario delle donazioni prima di effettuare una donazione. Si possono detrarre donazioni in denaro effettuate a:
- ong
- attività culturali e artistiche
- enti universitari, di ricerca ed enti parco regionali e nazionali
- onlus
- istituti scolastici
- istituzioni religiose
- associazioni di volontariato
- associazioni sportive dilettantistiche
- fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro
- organizzazione non lucrativa di utilità sociale.
Per beneficiare delle agevolazioni fiscali, è importante verificare che l’ente sia iscritto al RUNTS, requisito oggi fondamentale per molte delle detrazioni e deduzioni previste dalla normativa. Se avete dei dubbi, potete consultare il sito dell’ Agenzia delle entrate dove è presente un elenco di tutte le realtà che rientrano in queste categorie. Per quanto riguarda le donazioni effettuate tramite Rete del Dono, sono sempre tutte detraibili, dunque potete procedere tranquillamente.
Chi può ottenere la detrazione dalle tasse per una donazione
La richiesta di detrazione o deduzione dalle tasse per una donazione riguarda sia le persone fisiche, sia le aziende. Tutti i cittadini, come lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi, possono ottenere la detrazione per le donazioni, purché queste siano effettuate con mezzi tracciabili. Chiaramente, la detrazione è concessa a chi ha residenza fiscale in Italia e presenta una dichiarazione dei redditi nel Paese.
Anche le imprese possono dedurre le donazioni a determinati enti benefici, sempre entro i limiti di legge. Le società possono scegliere tra dedurre la donazione dal reddito imponibile o usufruire della detrazione. La Riforma del Terzo settore precisa soltanto che, per le imprese, “si applica la deducibilità fino ad un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato, senza più limiti assoluti”.
Quanto si paga di tasse su una donazione?
L’imposta sulle donazioni si applica solo in determinati casi e riguarda principalmente i trasferimenti di beni o somme di denaro tra persone fisiche, soprattutto quando sono di notevole entità. La tassazione dipende da due fattori: il valore della donazione e il grado di parentela tra donante e beneficiario.
Ecco una sintesi delle principali aliquote in vigore:
- 4% per donazioni a parenti in linea retta (genitori, figli), con franchigia di 1 milione di euro per beneficiario;
- 6% per fratelli e sorelle, con franchigia di 100.000 euro;
- 6% anche per altri parenti fino al quarto grado, senza franchigia;
- 8% per i soggetti non legati da vincoli di parentela, senza franchigia.
È importante ricordare che questa imposta non riguarda le donazioni effettuate a enti del Terzo Settore, che sono esenti (come spiegato nel paragrafo precedente). Inoltre, le donazioni ordinarie tra privati di valore contenuto (come regali occasionali) non sono soggette a tassazione, salvo casi particolari o controlli specifici dell’Agenzia delle Entrate.
Nel caso di donazioni rilevanti, soprattutto in presenza di beni immobili, può essere necessaria la stipula di un atto notarile, con costi aggiuntivi legati a imposte di registro, ipotecarie e catastali, salvo esenzioni per gli enti non profit iscritti al RUNTS.










































































