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I benefici fiscali sono un importante incentivo: per questo è bene sapere che tutte le donazioni alle onlus si possono scaricare, anche quando vengono effettuate tramite le piattaforme di crowdfunding. Ecco come funziona

Le donazioni si possono scaricare al momento della dichiarazione dei redditi, su modello unico o 730. Una buona notizia per chi sceglie di donare e un ulteriore incentivo per chi è ancora incerto o vuole convincere amici e conoscenti. Tutte le donazioni a favore delle onlus e le erogazioni liberali a favore degli enti del Terzo settore possono essere detratte o dedotte dal reddito imponibile delle persone fisiche e giuridiche. Una agevolazione fiscale importante che ora vedremo più nel dettaglio, andando a scoprire anche come scaricare le donazioni in pratica.

Quali donazioni si possono scaricare?

Si possono scaricare le donazioni a tutte le onlus, associazioni di volontariato, fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro, così come ad una organizzazione non lucrativa di utilità sociale. E ancora ad associazioni sportive dilettantistiche, ong, attività culturali e artistiche, istituti scolastici.

Il decreto legislativo n 460 del 1997 chiarisce cosa si intende per onlus: “le associazioni, i comitati, le fondazioni, le società cooperative e gli altri enti di carattere privato, con o senza personalità giuridica, i cui statuti prevedono espressamente” vincoli quali “l’esclusivo perseguimento della solidarietà” o il lancio di attività dalla ricaduta positiva come l’assistenza sociale,  la beneficenza, l’educazione, la cultura ecc.

Sul sito dell’ Agenzia delle entrate troverete un elenco per togliervi ogni dubbio su quali enti e realtà offrono la possibilità di scaricare la donazione. Anche una donazione in denaro tramite una piattaforma di crowdfunding può essere scaricata. Chiaramente, indipendentemente dal tipo di donazione effettuata, la quota non si può sia detrarre che dedurre: bisogna scegliere.

Quando conviene dedurre o detrarre?

Come abbiamo detto, al momento della dichiarazione dei redditi occorre scegliere tra deduzione e detrazione della donazione. Ci sono due strade:

  • detrarre dall’IRPEF il 30% della cifra donata fino a un importo massimo di 30mila euro
  • dedurre dal reddito imponibile fino al limite massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato.

La scelta tra le due opzioni dipende dalla situazione reddituale che si possiede. Tendenzialmente, chi ha un reddito superiore a 29mila euro la deduzione è più conveniente. Tuttavia, tenete conto che questa è soltanto una indicazione di massima e possono subentrare altri aspetti in fase di dichiarazione dei redditi. Meglio dunque chiedere sempre consiglio ad un consulente o ad un caaf.

Come si scaricano le donazioni?

Vediamo ora come si possono scaricare le donazioni. In primo luogo, è fondamentale che la donazione sia avvenuta con un pagamento tracciabile, quindi con carta di credito di debito, bonifico o assegno bancario. Tutte le transazioni devono essere tracciabili o riportate sull’ estratto conto. Le donazioni in contanti e le quote sociali non possono essere scaricate. In base alla scelta effettuata (detrazione o deduzione), occorre indicare la cifra donata nel quadro E compilando:

  • la riga da E8 a E10 con il codice 61 per donazioni ad onlus, iniziative umanitarie laiche o religiose gestite da comitati, associazioni, fondazioni ed enti individuati con DPCM nei Paesi che non appartengono all’OCSE per detrarre il 26% della spesa donata, entro il limite di 30mila euro;
  • la riga da E8 a E10 con il codice 71 per erogazioni rivolte a onlus e associazioni di promozione sociale iscritte al registro nazionale, detraendo così il 30% del totale (sempre entro 30mila euro);
  • la riga E36 per le donazioni ad organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, deducendo così il 10% del reddito
  • la riga E26 con il codice 7 per dedurre donazioni alle ONG con la doppia denominazione onlus/ong.

Le aziende possono scaricare le donazioni?

Sì, anche le aziende possono scaricare le donazioni. Lo stabilisce la Riforma del Terzo settore precisando che, in questo caso, “si applica la deducibilità fino ad un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato, senza più limiti assoluti”. (In precedenza, infatti, era previsto un limite di 70mila euro).

Anna Maria Siccardi

Laureata in Fisica presso Università degli Studi di Torino. Imprenditrice attiva nel settore dell’innovazione digitale sin dal 1998, ha partecipato alla nascita e allo sviluppo di aziende web quali CHL, Bakeca, Seolab, Wickedin, Jojob. E’ membro del Comitato esecutivo del Club degli Investitori di Torino. Nel 2011 ha fondato Rete del Dono insieme a Valeria Vitali e da allora si occupa di trasformazione digitale del Terzo Settore.

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