Le erogazioni liberali sono donazioni in denaro, beni o servizi a Enti del Terzo Settore: quali sono i vantaggi fiscali per chi sceglie di donare e come vanno contabilizzate
Le erogazioni liberali destinate agli Enti del Terzo Settore (ETS) rappresentano una forma di sostegno finanziario cruciale per le organizzazioni che operano in ambiti sociali, culturali, ambientali e di utilità pubblica, permettendo loro di realizzare progetti, offrire servizi e sostenere le comunità in cui operano. Inoltre, le erogazioni liberali rafforzano il legame tra gli ETS e la comunità, promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini e delle aziende nel supporto alle iniziative di utilità sociale. Vediamo come si effettua una erogazione liberale e quando gli ETS sono tenuti a rendicontarle.
Che cosa sono le erogazioni liberali per Enti del Terzo Settore?
Le erogazioni liberali sono donazioni di denaro o in natura (beni e servizi) effettuate volontariamente da privati, aziende o enti a favore di organizzazioni non profit, enti pubblici, associazioni, fondazioni o altre entità che perseguono finalità di interesse generale o benefico. Queste donazioni non comportano un obbligo di contropartita diretta o immediata, e sono mosse esclusivamente da motivazioni altruistiche o filantropiche. Non c’è una vera differenza tra donazione ed erogazione liberale: una donazione diventa erogazione liberale nel momento in cui è rivolta ad una realtà che opera nel settore non-profit.
Come si fa un ’ erogazione liberale?
Effettuare un’erogazione liberale è molto semplice. Dopo aver scelto l’ente beneficiario e la cifra da devolvere, è sufficiente collegarsi al suo sito web e seguire le indicazioni per effettuare una donazione. Normalmente è possibile donare tramite bonifico bancario o postale, carta di credito o debito e altre forme di pagamento elettronico. Un’altra strada altrettanto sicura consiste nell’effettuare l’erogazione liberale tramite una piattaforma di crowdfunding, individuando l’associazione alla quale si desidera devolvere una somma o una campagna di raccolta fondi per un progetto specifico. Entrambe le modalità consentono di dedurre o detrarre la somma versata in fase di dichiarazione dei redditi. A questo scopo è fondamentale conservare la ricevuta del pagamento.
Quando le erogazioni liberali sono deducibili?
Le erogazioni liberali in denaro possono essere dedotte o detratte quando sono rivolte a enti che operano per il perseguimento di finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale. Tipicamente le erogazioni in favore di Onlus, organizzazione di volontariato (ODV), associazione di promozione sociale (APS), fondazioni e associazioni riconosciute che operano in settori di rilevante valore sociale sono deducibili o detraibili. In generale, sono deducibili tutte le erogazioni liberali per gli Enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Per le persone fisiche, le erogazioni liberali a favore di Enti del Terzo Settore sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo dichiarato.
Inoltre, la persona fisica può detrarre dall’ imposta lorda il 30% delle erogazioni liberali in denaro, fino a un massimo di 30.000 euro annui. Per alcune donazioni particolari, come quelle a favore di enti che svolgono attività culturali e artistiche, la detrazione dall ’ imposta lorda può arrivare al 65%. In ogni caso, affinché l’erogazione liberale risulti deducibile o detraibile, è fondamentale conservare la documentazione che attesta la donazione, come ricevute di pagamento, estratti conto bancari, o attestazioni rilasciate dagli enti beneficiari. Ciò significa che la donazione deve necessariamente avvenire sistemi di pagamento elettronico (non in contanti).
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Come si contabilizzano le erogazioni liberali a Enti del Terzo Settore?
In base al Codice del Terzo Settore, gli Enti del Terzo Settore con entrate superiori a 220mila euro devono comunicare all’ Agenzia delle Entrate ricavi rendite proventi o entrate provenienti da erogazioni liberali entro il 16 marzo di ogni anno (per le erogazioni liberali erogate nel 2023, il termine è stato posticipato al 4 aprile 2024). Infatti, la Riforma del Terzo Settore ha puntato molto sulla trasparenza e di conseguenza è necessaria la massima precisione sul fronte della contabilità. Per questo, è consigliabile utilizzare un gestionale online o rivolgersi a un commercialista, specialmente se le entrate iniziano a diventare consistenti.
Per gli ETS con entrate sotto i 220mila euro la comunicazione è invece facoltativa. In ogni caso, però, Gli ETS devono conservare tutta la documentazione relativa alle erogazioni liberali ricevute, comprese le ricevute di pagamento, le attestazioni rilasciate dai donatori e qualsiasi altro documento che certifichi la donazione. Per le donazioni in natura, è importante avere una stima documentata del valore dei beni o servizi ricevuti. Una rendicontazione chiara e dettagliata non solo risponde agli obblighi di legge, ma aiuta a mantenere la fiducia dei donatori.










































































