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La solidarietà è un principio fondante delle società contemporanee, previsto dalla Costituzione italiana e dalle istituzioni internazionali. In concreto, ogni cittadino può attivarsi offrendo il proprio contributo con gesti di solidarietà. Ecco come

La solidarietà è un sentimento di fratellanza e mutuo sostegno che emerge dalla consapevolezza di appartenere ad una grande comunità. Essa si esprime in un comportamento altruistico, volto ad aiutare chi ne ha più bisogno e ad adoperarsi per il bene degli altri. La solidarietà può concretizzarsi all’interno di uno specifico gruppo sociale, ma può anche essere universale, legata all’appartenenza al genere umano. Questa coscienza può essere sostenuta da una molteplicità di azioni concrete. Vediamo quali.

Che cosa si intende con il termine solidarietà?

Il termine solidarietà si riferisce a un principio o un valore sociale che implica un senso di responsabilità reciproca, cooperazione e sostegno tra gli individui, i gruppi o le comunità. Sostanzialmente, la solidarietà riguarda l’idea che le persone dovrebbero agire insieme in modo altruistico e generoso per promuovere il benessere degli altri e affrontare le sfide comuni. La solidarietà implica l’empatia e l’identificazione con le difficoltà e le necessità degli altri, così come la volontà di fornire aiuto e supporto. Può manifestarsi in molte forme, come il sostegno economico, l’assistenza, l’educazione, la condivisione delle risorse, la partecipazione a cause sociali o l’impegno politico.

Il principio sul piano giuridico

La solidarietà è anche un principio riconosciuto dall’ordinamento giuridico e dalla Costituzione italiana, che all’articolo 2 afferma: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. A livello europeo, il Trattato di Lisbona del 2006 ha introdotto una clausola di solidarietà (art. 222) che obbliga gli stati aderenti ad agire “in uno spirito di solidarietà” con tutti i mezzi possibili, in caso di richiesta di aiuto.

In questo caso il concetto di solidarietà è un po’ diverso da quanto spiegato in principio, in quanto si riferisce ad un intervento (anche militare) in presenza di situazioni eccezionali come calamità o attentati. La solidarietà è un principio che torna anche nel mondo del lavoro. La legge italiana prevede “contratti di solidarietà” che determinano una riduzione dell’orario in situazioni di crisi aziendale o economica. Questo, allo scopo di evitare licenziamenti o incentivare nuove assunzioni.

Solidarietà sociale

La solidarietà si esprime primariamente in ambito sociale. Serve infatti per rendere migliore la vita di chi ne ha più bisogno: migranti, richiedenti asilo, poveri, anziani, malati, persone senza casa e senza lavoro. Si concretizza in un sostegno che permetta a queste persone di vivere meglio grazie ad un intervento economico oppure ad una collaborazione di altro genere. Ad esempio, offrendo il proprio tempo e le proprie competenze.

La solidarietà sociale viene portata avanti da diverse realtà, in Italia e all’estero. Onlus ed Enti del Terzo Settore, associazioni di volontariato e organizzazioni di varia natura che operano nei campi dell’assistenza sanitaria, dell’offerta di pasti caldi, della ricerca di un lavoro e molto altro ancora. La solidarietà deve essere legata ai concetti di beneficenza e di gratuità, in quanto implica la scelta, la volontà di donare senza ricevere nulla in cambio. E di uguaglianza, perché si basa sul principio della parità nell’accesso ai diritti universali.

Solidarietà alimentare

La solidarietà alimentare rientra nelle forme di solidarietà sociale e si concretizza in un aiuto a chi ha problemi economici attraverso la fornitura di cibo. La solidarietà alimentare è importantissima nelle situazioni di emergenza: pensiamo alla pandemia, quando alcune persone anziane e isolate non potevano spostarsi, o alla recente alluvione in Emilia Romagna, durante la quale è stato necessario fornire cibo alle famiglie evacuate. Sono poi numerose le associazioni che operano per fornire un sostentamento alimentare nelle aree più povere del mondo, dove la malnutrizione è un problema diffuso, specialmente tra i bambini. Tornando poi alle nostre città, la solidarietà alimentare viene portata avanti quotidianamente dai volontari delle mense della Caritas e di altre istituzioni che offrono pasti caldi a chi non ne ha.

Esempi di solidarietà

Ogni cittadino può praticare la solidarietà nella sua vita quotidiana. Farlo significa adempiere ad un dovere (che come abbiamo visto è previsto dalla Costituzione italiana) ma anche dare seguito alla consapevolezza di essere parte attiva di una collettività. Un primo modo consiste nel prendere parte alle attività di realtà solidali che operano sul proprio territorio, dedicando una parte del proprio tempo agli altri. Ad esempio, spendendo qualche ora in una mensa per i poveri, in un centro per anziani, in una casa famiglia. Un altro modo di praticare la solidarietà consiste nell’offrire un sostegno economico a chi ne ha bisogno.

Lo si può fare devolvendo una somma ad una realtà che opera nel sociale, sul territorio o a livello nazionale (o internazionale), a seconda della propria sensibilità. Oppure donando tramite una piattaforma di crowdfunding, uno strumento che permette di scegliere un progetto specifico (e dalla provenienza verificata) da sostenere. Ancora, si può scegliere di attivarsi in prima persona lanciando una raccolta fondi personale, con l’obiettivo di contribuire ad una causa che si desidera sostenere. Oppure di dare una mano alle attività di raccolta fondi lanciate da organizzazioni e associazioni di volontariato.

Come fare solidarietà?

Vediamo ora una sintesi di gesti concreti che si possono mettere in atto:

  • adottare un bambino a distanza;
  • donare il 5 per mille ad un ente del Terzo settore;
  • fare volontariato presso un’associazione del proprio territorio;
  • offrire tempo e risorse a persone vicine in situazioni di necessità;
  • mostrare comprensione, empatia e sostegno alle persone che stanno attraversando momenti difficili;
  • condividere beni materiali, come cibo, vestiti, articoli per la casa o altri oggetti;
  • fare una donazione tramite un portale di crowfunding;
  • acquistare regali solidali e bomboniere solidali;
  • informarsi e sensibilizzare gli altri su questioni sociali, ambientali o di giustizia.
Elisa Rosso

Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso Università di Torino, lavora da sempre nel non profit e nel sociale con un significativa esperienza nel settore raccolta fondi di grandi e piccole ONP (Amnesty International e NutriAid). Nell’autunno 2016 approda in Rete del Dono, dove si occupa di dare assistenza e consulenza alle ONP e alle Fondazioni per la promozione dei loro progetti e l'ottimizzazione delle campagne di raccolta fondi.

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