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Le donazioni ai bambini rappresentano un gesto concreto per contribuire a migliorare la vita di tanti piccoli innocenti che subiscono fame, guerra, povertà. Ecco quali sono i modi per realizzarlo

Le donazioni per i bambini sono importantissime perché servono per tutelare i diritti, la salute e il benessere dei più fragili, delle vittime innocenti di guerre, povertà e disuguaglianze. Sono milioni i bambini che hanno bisogno di aiuto, in tutto il mondo, dai posti più vicini ai Paesi più lontani. Ancora oggi, nel mondo, 149 milioni di bambini con meno di 5 anni vivono in condizioni di di malnutrizione cronica e 35 milioni di malnutrizione acuta (dati Unicef). Ma non serve necessariamente andare lontano: in Italia, 1 bambino su 7 vive in povertà assoluta (Istat); 1 su 4 nell’Unione Europea (Unicef). 

Il modo migliore per sostenerli è donare un contributo ad un’associazione o ad un’organizzazione che opera, a livello locale, nazionale o internazionale, appartenente al Terzo Settore o non, per migliorare la loro vita. Per fortuna ci sono davvero tante realtà attive in questo campo: non faticherete a trovare quella che fa per voi aiutando in questo modo tanti bambini. Ecco allora come fare donazioni per bambini. Bastano pochi euro al mese ed è inoltre possibile accedere a interessanti benefici fiscali: dona ora!

Donazione bambini malati

Purtroppo le malattie colpiscono indifferentemente adulti e bambini. Per questo è importante sostenere tanto la ricerca scientifica, quanto le realtà che si occupano di assistenza e sostegno ai bimbi malati e alle loro famiglie. Ad esempio, con una donazione ad A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo si può offrire un aiuto concreto a bambini che devono affrontare importanti interventi chirurgici e vivere parte della loro infanzia in ospedale.

Fondazione Lene Thun organizza laboratori gratuiti di ceramico-terapia nelle oncologie pediatriche, con l’obiettivo di donare gioia ai piccoli pazienti, mentre la Lega del Filo D’Oro è il punto di riferimento in Italia per l’assistenza, e la riabilitazione dei bambini sordociechi. Importantissimo anche il lavoro della Fondazione Umberto Veronesi, per la ricerca sui tumori pediatrici, sui quali sono stati fatti tanti passi avanti ma occorre ancora tanto lavoro. Infine, potete valutare una donazione diretta ad un ospedale pediatrico.

Donazioni bambini vittime di guerre

La guerra distrugge la vita dei bambini in molti Paesi di tutto il mondo. A partire dall’Ucraina, dove i team di Unicef svolgono una prima assistenza e forniscono beni di prima necessità a bambini e famiglie: ad esempio, con una donazione di 60 euro è possibile garantire due kit di primo soccorso, con 200 euro coperte calde per 32 bambini. La Fondazione ADC Onlus sta invece raccogliendo fondi per ricostruire la scuola Arcobaleno di Buča, distrutta durante l’occupazione.

Un dramma che continua a mietere vittime innocenti giorno dopo giorno si sta consumando ormai da mesi a Gaza: qui ogni tre minuti un bambino viene ucciso o resta ferito (Unicef) e sono già oltre 3mila i bambini morti. Proprio Unicef sta raccogliendo fondi per portare acqua, cibo e medicine ai sopravvissuti. Sono attive anche le raccolte fondi di Save The Children e Medici Senza Frontiere: il personale di queste organizzazioni sta lavorando nella Striscia di Gaza in uno stato di emergenza continua.

Per aiutare i bambini vittime delle guerre che affliggono tutto il mondo potete inoltre fare una donazione singola o una donazione regolare ad associazioni come Save the Children, Emergency o Medici Senza Frontiere: il vostro sostegno arriverà a chi ne ha più bisogno. Il procedimento è molto semplice e lo troverete illustrato sui rispettivi siti web: potrete scegliere tra diverse modalità di pagamento (carta di credito, bonifico, bollettino postale).

Donazioni bambini poveri e in condizioni di fragilità

La povertà è molto diffusa tra i bambini, anche nel nostro Paese: il 17% della popolazione minorile italiana, vive infatti sotto la soglia di povertà (Unicef). Per questo è sicuramente una buona idea attivarsi a partire dal proprio territorio supportando anche le piccole associazioni che aiutano le famiglie con bambini ad avere accesso ad una casa, al cibo, all’istruzione.

Ci sono poi associazioni, come SOS Villaggi dei Bambini e Mission Bambini, che operano tanto in Italia quanto all’estero con progetti di protezione e accoglienza, sostegno familiare, risposta alle emergenze, accompagnamento per una vita indipendente. Affinché ai bambini non sia negato alcun diritto. Potete rivolgervi direttamente al vostro comune di residenza per ottenere informazioni.

Come donare

I metodi per donare sono molteplici. Oltre a rivolgervi alle singole associazioni, come abbiamo spiegato in precedenza, potete visitare i progetti dei portali di crowdfunding e trovare l’iniziativa che più si avvicina alla vostra sensibilità. Un’altra bellissima strada è quella dell’adozione a distanza, che permette di devolvere una cifra con continuità ad un bambino bisognoso. Infine, potete scegliere di devolvere il vostro 5 per mille ad un’associazione che opera in questo campo: non costa nulla e può fare la differenza.

 

Perché tutte le donazioni sono di 9 euro al mese?

Molte organizzazioni chiedono una donazione mensile di 9 euro. Ci sono diverse ragioni per questa scelta. La prima è la continuità: poter contare su un contributo costante è molto importante per chi deve portare avanti le proprie attività giorno dopo giorno. La scelta della cifra deriva dalla sua accessibilità, considerando che la maggior parte delle persone si può permettere questa uscita mensile. Al contempo, si tratta di una cifra che nel tempo si traduce in un contributo significativo per chi lo riceve.

Francesca Gervasoni

Laureata in Filosofia presso Università degli studi di Milano, ha un’esperienza di 15 anni nel mondo delle agenzie di comunicazione per il mondo profit. Nel 2012 cambia vita e approda su Rete del Dono, dove mette in pratica quello che ha imparato nella precedente vita professionale, per aiutare ONP e aziende ad attivare campagne di raccolta fondi non profit. In Rete del Dono, ricopre il ruolo di Head of Charity Program e si occupa dei rapporti con le aziende.

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